Si chiama Dyscolus gobbii ed è il nuovo coleottero scoperto da un ricercatore italiano tra alte quote della Cordillera Andina, uno dei luoghi più inospitali e difficilmente accessibili del pianeta e, per questo, ancora in gran parte inesplorato.
Un piccolo coleottero d’alta quota
A identificare il piccolo insetto è stato, infatti, Mauro Gobbi, entomologo e conservatore presso la Sezione di Zoologia degli Invertebrati e Idrobiologia del Muse – Museo delle Scienze di Trento. Insieme al dottor Pierre Moret, del Centre National de la Recherche Scientifique, si è spinto tra le Ande dell’Ecuador a quote comprese tra i 4200 e i 4400 metri. Nelle aree più umide del super-Páramo, una sorta di tundra alpina che si trova in cima alla Cordillera Andina, il ricercatore si è imbattuto in un piccolo carabide di 10-12 millimetri che messo a confronto geneticamente con specie simili si è rivelato una specie del tutto nuova. In omaggio al suo scopritore le è stato assegnato il nome di Dyscolus gobbii.
«Annualmente – dichiara Gobbi – vengono scoperte nuove specie, soprattutto per quanto riguarda gli Insetti. Ma descrivere correttamente e dare il nome a una nuova specie è una grande responsabilità scientifica, nonché motivo di grande orgoglio per uno scienziato».
Tra le Ande alla ricerca dei segni del cambiamento climatico
Il ricercatore non è nuovo agli ambienti d’alta quota. Nel 2017 ha preso parte a una spedizione di ricerca internazionale tra i ghiacciai dei vulcani andini volta a comprendere le conseguenze dei cambiamenti climatici sulle comunità di insetti delle aree montane tropicali.
«Il livello di conoscenza della biodiversità presente sul nostro pianeta è ben lontano dall’essere esaustivo, soprattutto per le zone più remote – racconta Gobbi –. Insetti come i Carabidi sono ampiamente impiegati come “sentinelle” dello stato di salute degli ambienti; sono quindi ottimi bioindicatori in grado di fornire dati funzionali all’impiego di modelli matematici, utili alla comprensione degli effetti dei cambiamenti climatici sulla biodiversità».
La descrizione di Dyscolus gobbii, effettuata da Pierre Moret, è stata pubblicata il 15 maggio 2020 sulla rivista European Journal of Taxonomy.
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