L’Operazione Fungo Sicuro, promossa dal Parco Nazionale del Gran Sasso e Monti della Laga, è stata condotta dai Carabinieri Forestali.
La raccolta di funghi da parte di chi non ha superato il corso formativo, previsto per il rilascio del tesserino regionale di autorizzazione, comporta elevati rischi per l’incolumità fisica sia del raccoglitore, sia dei suoi familiari e di eventuali altri soggetti che dovessero mangiare i funghi raccolti in maniera “scriteriata”.
Nel Parco Nazionale del Gran Sasso e Monti della Laga continua, grazie anche alla linea di indirizzo dell’Ente, l’attività di sorveglianza del Reparto Carabinieri Forestali in ordine ai possibili abusi legati alla raccolta di funghi.
Il Raggruppamento Carabinieri “Parco” – Reparto Parco Nazionale del Gran Sasso e dei Monti della Laga – ha condotto, negli scorsi mesi, uno specifico lavoro di controllo, che ha interessato il territorio dell’Area Protetta.
Sequestrati anche quantitativi di funghi “mortali”
In particolare, nel periodo compreso tra il 23 settembre e il 6 ottobre scorso, sono stati predisposti 303 servizi ed effettuate verifiche su 337 persone e su 57 autovetture. Sono stati così accertati 111 illeciti amministrativi a seguito dei quali si è provveduto ad elevare 13 sequestri amministrativi.
Tra le varie confische effettuate, il Servizio Igiene degli Alimenti e della Nutrizione (S.I.A.N.) del Dipartimento di Prevenzione della locale ASL di Teramo, ha riscontrato, tra i funghi epigei raccolti, la presenza della mortale specie di “Amanita Phalloides”.
Il Presidente del Parco, Tommaso Navarra, ha così commentato: «Con precisa linea di indirizzo abbiamo richiesto il controllo, operato con efficiente professionalità dai Carabinieri Forestali, che hanno profuso nell’occasione uno sforzo encomiabile a tutela del nostro straordinario patrimonio e delle stesse persone coinvolte. Sul piano culturale va sottolineata la necessità di una maggiore attenzione a opera di avventori occasionali, tanto stupidamente dannosi per l’ambiente quanto per la loro stessa incolumità”.
Prudenza e attenzione alle regole
L’Ente Parco e i Carabinieri Forestali “Parco” richiamano, ancora una volta, al rispetto delle norme che regolano le modalità di raccolta dei funghi, la cui violazione è un illecito che comporta conseguenze gravi sia sul piano amministrativo, sia penale. In particolare si raccomanda sempre la massima prudenza a tutela dell’ecosistema e della salute.