Il clima è in evoluzione è un dato di fatto. Purtroppo le precipitazioni non sono più regolarmente distribuite nell’arco dell’anno: si verificano prolungati periodi di siccità (spesso invernali ed estive) a cui si alternano precipitazioni intense, a volte distruttive, per brevi lassi di tempo.
Questi squilibri nell’intensità delle precipitazioni non sono di certo positivi sotto moltissimi aspetti ma, per chi è portato a vedere qualche goccia di buon vino in un bicchiere già fin troppo “mezzo vuoto”, tutto questo si traduce in rilassanti ma anche proficue escursioni per funghi!
Esistono attività talmente soddisfacenti che agiscono a livello cerebrale come una droga: una di queste è sicuramente la raccolta dei funghi!
È un’attività che richiede senz’altro esperienza: con i funghi non si scherza. Alcuni sono talmente velenosi da essere pericolosi anche solo tramite le spore che, cadendo, possono contaminare gli altri esemplari mangerecci contenuti nel cestino di raccolta o le mani del raccoglitore (che poi, per sbaglio, si può portare alla bocca).
Sono comunque organismi affascinanti, dalle originalissime forme vegetali. La vista di una famiglia di porcini (Boletus sp.) o di numerosi prataioli gialli (Boletus elegans) distribuiti come anatroccoli in un prato non avviene, però, in un solo colpo d’occhio per tutta l’estensione dell’area, ma al contrario è una scoperta progressiva: dal primo esemplare si passa a vedere il secondo, adiacente, e poi il terzo e così via. A volte, nei periodi giusti, si possono trovare quantità ingentissime di funghi nella stessa zona. Fenomeno che fa scattare nel cercatore una vera e propria “febbre”. Anche perché, diciamocelo, se poi quel capolavoro naturale viene preparato e, cotto o crudo, appropriatamente servito in tavola può gratificare non solo l’ego, ma anche il palato, e non è una cosa da poco!
La proprietà organolettica principale è il profumo e ne sono talmente ricchi da poter essere conservati sott’olio, congelati o seccati. Ma il loro meglio lo danno da freschi e in cucina sono estremamente versatili. Famosi i risotti, le insalate, le grigliate e l’aggiunta agli spezzatini. Meno conosciute sono le ”padellate” vegan, semplici, veloci ed estremamente saporite, in cui si abbinano alle patate, ma anche a pomodori e zucchine.
Chi ha quindi la fortuna di saperli scegliere – ma anche chi li acquista più comodamente dal proprio ortolano – può provare la ricetta base della padellata di funghi porcini e patate, piatto sostanzioso ma leggero, originale alternativa a un secondo di carne.
Padellata di patate e funghi
Ingredienti
Occorrente per 4 persone:
una padella anti-aderente;
3-4 patate medie;
funghi freschi a volontà;
olio extravergine d’oliva;
sale qb oppure 1⅟2 dado da brodo;
2 spicchi d’aglio;
1 rametto di rosmarino.
Preparazione
Pelare le patate e tagliarle a fette di mezzo centimetro circa. Versare quattro cucchiai d’olio extravergine nella padella e disporre le fette sul fondo, cercando di occupare quanto più spazio possibile.
Pelare e spaccare a mano gli spicchi d’aglio e distribuirli a pezzetti tra le patate.
Pulire i funghi dalla terra raschiandoli con un coltellino sul gambo, usando un pennellino per le cappelle e rifinendo con della carta morbida da cucina in rotoli (mai lavarli con acqua!). Tagliarli a fettine dello stesso spessore delle patate.
A freddo versare un bicchiere e mezzo d’acqua nella pentola, coprire il tutto con un coperchio e accendere il fuoco a un’intensità media. Evitare che le patate attacchino sul fondo della padella spostandole con la forchetta, ma non mescolare.
Lasciar cuocere 15/20 minuti e poi girare le patate. Aggiungere i funghi disponendoli sopra le patate e unire il rosmarino, il dado spezzettato o il sale. Se l’acqua è già completamente evaporata, aggiungere ancora un paio di cucchiai d’acqua calda. Rimettere il coperchio e abbassare la fiamma.
Quando i funghi saranno appassiti, togliere il coperchio e, sempre senza mescolare, lasciar evaporare l’acqua completamente, facendo appena dorare le patate sottostanti, dopodiché spegnere e servire.
Oltre ai funghi si possono aggiungere anche pomodori e/o zucchine freschi, sempre tagliati a rotelle, ma in questo caso ridurre il quantitativo d’acqua iniziale a un solo bicchiere.
Questo piatto è ancora più saporito se lasciato “innamorare” (ossia riposare 12 ore), riscaldato e gustato il giorno dopo!
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