Gli orsi bruni del Nordamerica si immobilizzano e il loro battito cardiaco sale alle stelle quando vengono sorvolati dai droni per le osservazioni naturalistiche e scientifiche, o di fotografi e appassionati di wildlife. Agli occhi di questi grossi predatori, il drone è un vero e proprio UFO (Unidentified Flying Object – Oggetto Volante Non Identificato) di cui hanno terrore.
La scoperta è stata fatta dai ricercatori dell’Università del Minnesota: “I picchi di battito cardiaco sono superiori a quanto ci si potesse aspettare” ha dichiarato il dottor Mark Ditmer, ricercatore al Dipartimento di biologia dell’Università del Minnesota. La frequenza cardiaca negli esemplari monitorati passava dai 41 battiti basali ai 162, circa il 400% in più.
Fenomeni analoghi sono stati osservati in altre parti del mondo con aquile e canguri, che in alcuni casi attaccano i droni, considerandoli ostili.
Questa ricerca mette in guardia dall’uso di tecnologie “invadenti”, anche se utilizzate per osservare e studiare la fauna selvatica, perché possono costituire una fonte di stress e di pericolo e andare anche a modificare le abitudini e le scelte di animali che si sentono minacciati da questi UFO che svolazzano sulle loro teste!
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