Maxi sequestro nell’allevamento abusivo di ovini alle porte di Monza.
Durante il blitz nell’ovile sono stati trovati circa 170 tra capre, pecore e agnelli detenuti in condizioni incompatibili con la loro natura. Gli animali sono stati presi in carico dall’Agenzie di Tutela della Salute (ATS) che li ha marcati sul posto e nei prossimi giorni provvederà a trasmettere alla Procura una relazione sullo stato di detenzione e sugli accertamenti sanitari.
Lo stesso accadrà per due mucche, trovate senza indicazione di provenienza e per alcuni cani privi di registrazione all’anagrafe canina che sono stati dotati di microchip dal personale dell’ATS e affidati alle cure dell’Enpa Monza, in attesa di trovare una famiglia che li adotti.
All’interno dell’allevamento abusivo sono stati trovati anche otto conigli, detenuti in condizioni non idonee.
Luogo già noto
L’intervento è stato disposto dal Pubblico Ministero e coordinato dalla Procura di Monza; un’operazione congiunta cui hanno partecipato Carabinieri Forestali, Polizia Provinciale, ATS ed Enpa.
Non è la prima volta che i veterinari di ATS Brianza e i volontari dell’Enpa compiono sopralluoghi nella grande area di circa 1000 metri quadrati situata in via Rosmini, nella zona alla periferia sud del capoluogo lombardo.
In passato, altri 102 animali erano stato sequestrati nella stessa area.
Anche un macello e un caseificio irregolari
Sul luogo i volontari hanno trovato anche un locale adibito a caseificio e un mattatoio, entrambi irregolari. Resta ancora da chiarire dove sarebbero stati commercializzati la carne e il formaggio prodotti nell’allevamento abusivo: non è da escludere che potessero finire sulle tavole di ignari consumatori, a dispetto di ogni norma igienico-sanitaria.
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