Aveva posizionato le trappole con il chiaro intento di catturare lepri e conigli, tanto che i lacci erano stati posti in un sentiero proprio a ridosso di un campo di erba medica, coltura frequentata da queste specie per alimentarsi.
Dopo un appostamento durato molte ore, le Guardie WWF e gli Agenti del Nucleo ittico venatorio Città Metropolitana hanno fermato un cittadino di nazionalità cinese, responsabile del posizionamento dei lacci, giunto sul luogo per vedere se nelle trappole fosse rimasto impigliato qualche animale.
Il fatto è accaduto nelle campagne di Mediglia, alle porte di Milano. Il bracconiere è stato deferito all’autorità giudiziaria per caccia con mezzi vietati e caccia in periodo di divieto generale.
Pericolo anche per cani e gatti
Complessivamente, nel corso dell’operazione sono stati sequestrati 14 lacci.
«L’operazione è partita dalla segnalazione di alcuni residenti – ha spigato Antonio Delle Monache Coordinatore Guardie WWF Lombardia –. I lacci sono mezzi vietati e terribili che provocano la morte per strangolamento. Nei lacci possono finire imprigionati anche gatti e cani. Fortunatamente, questa forma di bracconaggio non è molto diffusa nella nostra provincia».
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