Era una fredda domenica mattina di febbraio di qualche anno fa, mi trovavo in macchina con mio padre, ero alla ricerca di corvi comuni (Corvus frugilegus), specie piuttosto rara in Lombardia e presente soltanto durante la stagione invernale. Li avevo intravisti l’anno precedente in quella zona verso la fine dell’inverno e mi ero proposto di ritornare l’anno successivo.
Faceva molto freddo ed era tutto coperto di neve e mentre percorrevamo in auto a passo d’uomo le stradine deserte dei campi della provincia comasca, ci siamo imbattuti in un grosso storno di passeriformi. Lo stormo era per lo più composto da peppole (Fringilla montifringilla), con qualche passera mattugia (Passer montanus) e fringuelli (Fringilla coelebs). Lo stormo si alzava in volo ad ogni minimo segnale di allarme. Improvvisamente mio padre mi avvertì dell’arrivo di un ciclista, proprio lungo la strada passante dietro al campo con lo stormo. Così mi preparai e appena il ciclista si avvicinò allo stormo, perfettamente in parallelo a dove ci trovavamo noi, ecco che migliaia di uccelli si alzarono in volo tra noi e il ciclista, giusto il tempo di fare qualche scatto e poi gli uccelli tornarono a posarsi. Nella foto, ad un primo sguardo, sembra quasi che gli uccelli circondino il ciclista, ma in realtà è solo un effetto ottico. È incredibile come a volte le foto più particolari capitino in situazioni inaspettate, quando magari si sta cercando di fotografare tutt’altro.
Credo che questo sia uno dei miei scatti più riusciti ed è anche quello che ha riscontrato un maggior successo nei concorsi fotografici.
Foto e testo: Paolo Meroni
lo scatto