L’allevamento di visoni Ranch Wild, situato a Jolanda di Savoia, in provincia di Ferrara, ha annunciato la cessazione dell’attività. L’allevamento ferrarese era attivo dagli anni ’80 e, secondo le stime, ogni anno uccideva circa 3mila visoni, destinati al settore della pellicceria.
La chiusura del terzo allevamento di visoni nel giro di pochi mesi – dopo quello di Fossoli, in provincia di Modena, e di Misano Gera D’Adda, a Bergamo – è stato ottenuto grazie alla riduzione della domanda di pellicce. «Solo nella provincia di Ferrara, fino a pochi anni fa erano presenti tre allevamenti di animali da pelliccia, oggi tutti chiusi» commenta l’associazione Essere Animali.
Sempre meno visoni
Il calo della richiesta colpisce le aziende manifatturiere legate alla pellicceria. Secondo i dati dell’Associazione Italiana Pellicceria, attualmente in Italia sono rimasti meno di 20 allevamenti di visioni ancora attivi, concentrati nelle regioni di Lombardia, Veneto ed Emilia-Romagna.
Il risultato non è solo italiano: nel 2018, le case d’asta scandinave Saga Furs e Kopenhagen Fur, dove s’incontrano i principali acquirenti e venditori mondiali di pellicce, hanno rilevato una riduzione del 20% del numero di animali allevati. Le previsioni per il futuro sono ancora più incoraggianti: si stima, infatti, un ulteriore calo del 35% entro il 2020, indice del fatto che la stagione delle pellicce sembra volgere finalmente al termine.
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