Ridurre le sofferenze degli animali nella pesca è possibile. A tal fine, gli scienziati stanno identificando le misure più appropriate. Di recente i ricercatori di cinque partner internazionali dell’organizzazione Friend of the Sea hanno pubblicato delle raccomandazioni per la pesca con reti a circuizione. La più importante è lo “stordimento immediato” del pesce.
Le reti da circuizione (ciancioli) sono attrezzi da pesca comuni in tutto il mondo. Dopo la pesca a strascico, la pesca con il cianciolo è il secondo metodo di pesca più comune. Viene utilizzata per catturare banchi di pesci come aringhe, sgombri e tonni. Durante il processo di pesca, i pesci vengono dapprima accerchiati, poi i pescatori chiudono la rete dal basso e i pesci vengono intrappolati; infine, i pesci vengono tirati a bordo della barca mediante pompaggio o grandi reti a paletta.
Catture involontarie
Nelle reti a circuizione finiscono purtroppo anche tartarughe e mammiferi marini. Anche se vengono rilasciati rapidamente, subiscono lesioni e stress. Inoltre, se il banco intrappolato è troppo grande per la capacità della nave o per la quota consentita, o se i pesci non raggiungono la taglia minima, devono essere rilasciati. Purtroppo, i pesci rilasciati spesso non sopravvivono.
Quanto più a lungo i pesci rimangono nella rete, tanto più aumenta lo stress e il rischio che si feriscano, muoiano per sfinimento o soffochino.
Con i metodi attuali, i pesci soffocano nei contenitori di coperta o vengono schiacciati a morte. Per ridurre le sofferenze, personale addestrato dovrebbe stordire gli animali il più presto possibile e abbatterli non appena sono trasferiti a bordo. Tuttavia, oggi come oggi nell’industria della pesca non viene utilizzato praticamente alcun metodo di stordimento e di abbattimento, il che rappresenta la sua principale lacuna.
Pertanto, sarebbe meglio che i pesci venissero storditi immediatamente e macellati mentre sono ancora incoscienti. Tuttavia, la realtà è che spesso gli animali vengono conservati vivi.
Scarica qui il report che si occupa della pesca con reti a circuizione nel Portogallo meridionale, che riguarda piccoli pesci negli strati marini superiori ed è rappresentativa della pesca con reti a circuizione nell’Atlantico meridionale europeo e nella maggior parte dei Paesi del Mediterraneo.
Test di resistenza e conservazione del ghiaccio
In collaborazione con i pescherecci commerciali, il partner del progetto CCMAR ha condotto dei test per determinare il modo migliore di conservare il pesce a bordo. Il risultato è stato che l’uso del ghiaccio è migliore rispetto alla conservazione in contenitori vuoti. I pesci diventano meno attivi più rapidamente che senza ghiaccio.
La macellazione dovrebbe essere effettuata mentre l’animale è incosciente, prima della cernita, mediante immersione in acqua ghiacciata (morte per ipotermia) o conservazione nel ghiaccio (morte per asfissia e ipotermia).
I partner del progetto Carefish/catch chiedono ai politici, agli enti di certificazione, all’industria e ai rivenditori di prendere sul serio il consiglio di ridurre le sofferenze dei pesci e di contribuire all’attuazione degli standard di benessere animale nella pesca.
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