Nel progetto che ho seguito con il prezioso aiuto di Joyce (golden retriever di 11 anni) e Stefania Cassia sua conduttrice in due scuole di Milano, di cui vi ho parlato nel precedente articolo, i primi incontri sono stati dedicati alle presentazioni.
I bambini hanno dato sfoggio di talento artistico, creando cartelloni su Joyce, sulle sue caratteristiche (provetto nuotatore e coraggioso cane da salvataggio, goloso e giocherellone) e sulle regole di comportamento da tenere durante gli incontri (non urlare, toccare Joyce solo nei punti consentiti e per lui piacevoli, non correre, non tormentare il cane quando si stende tranquillo sulla sua “copertina”, base sicura per ogni cane da pet therapy).
I bambini hanno imparato ad avere a che fare con un cane, a rispettare le sue necessità e a frenare gli istinti di toccarlo e avvicinarlo in ogni momento. Hanno imparato che il rispetto per l’altro e per le sue necessità è fondamentale, cane o umano che sia.
Abbiamo poi fatto i giochi di ruolo, in cui a turno si diventava Joyce e Stefania. I bambini si sono divertiti a far finta di essere il cane o la conduttrice, gioco che stimola cognitivamente ed empaticamente.
Abbiamo basato gli interventi successivi sull’educazione emozionale: cosa sono le emozioni? Come le esprimono cani e umani? Come reagire in modo adeguato con amici a due e quattro zampe? I bambini hanno creato maschere delle emozioni, hanno completato cruciverba e hanno recitato la parte di cani e umani che esprimevano le diverse emozioni.
Ci siamo infine dedicati alla cura di Joyce, alla ricerca del suo benessere spazzolandolo e coccolandolo, stimolando i comportamenti pro sociali dei bambini verso l’altro, diverso da sé.
Durante questi 10 incontri, ho visto bambini con gravi difficoltà relazionali cooperare e aiutare i compagni, bambini con bassa autostima sorridere felici, vedendo quanto riuscivano a fare in gruppo e con il mio collega a quattro zampe.
Ho visto le insegnanti dei bambini coinvolte e divertite dalle attività fatte, grate dei piccoli cambiamenti che vedevano nei loro alunni.
Ho visto un meraviglioso Golden di 11 anni avere la pazienza e l’energia adeguata per capire sempre cosa fosse meglio fare.
Un’esperienza di Pet Therapy o di Pet Education può cambiare in meglio l’esperienza di vita di molti bambini, e, perché no, anche di noi adulti!
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