L’associazione animalista statunitense Peta (People for the Ethical Treatment of Animals), avrebbe comprato alcune azioni della maison Prada per poter partecipare alle riunioni della casa di moda e chiedere che venga fermata la produzione di borse e accessori in pelle di struzzo.
Già la scorsa estate, Peta avrebbe rilevato alcuni titoli del celebre marchio di lusso francese Hermès che, come Prada, utilizza la pelle di questi uccelli per le proprie confezioni.
“Gli struzzi vengono uccisi all’età di un anno, quando in natura ne vivrebbero circa 40, tramite elettroshock e poi sgozzati e spiumati – ha spiegato Mimi Bekhechi, portavoce dell’associazione animalista -. La celebre texture delle borse in pelle di struzzo, in realtà, altro non è che i follicoli delle piume. Diventando azionisti puntiamo a portare il dibattito all’interno della sala riunioni del gruppo Prada, dove faremo sentire la nostra voce e chiederemo al marchio di moda di sospendere per sempre l’uso della pelle di struzzo”.
Da parte sua, la società Prada non ha rilasciato alcun commento ufficiale in merito all’acquisizione di quote societarie da parte di Peta.
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