Ampliare l’Oasi faunistica di S’Ena Arrubia al fine di proteggere le specie che la abitano, come l’airone rosso, la moretta tabaccata e il pollo sultano.
La richiesta, che riguarda un’area umida in provincia di Oristano di importanza internazionale, è stata avanzata dalla LIPU che ha rimarcato il valore dell’area protetta e delle specie che qui sono presenti.
Area ora aperta alla caccia
La Lipu ha inviato una lettera all’assessore della Difesa all’Ambiente della Regione Sardegna, Donatella Emma Ignazia Spano con la richiesta di inclusione all’interno dell’area protetta di S’Ena Arrubia di una zona attigua di grande intessere naturalistico, il canale Diversivo di Sant’Anna. Ampliamento sul quale a breve il Comitato faunistico regionale sarà chiamato a esprimersi.
«Questa zona ancora non è inclusa nei confini dell’Oasi e risulta aperta alla caccia, con gli immaginabili e inevitabili effetti di disturbo, anche solo indiretto, soprattutto durante il periodo autunnale – ha spiegato la Lipu nella missiva –. L’inclusione del Diversivo di Sant’Anna all’interno dell’Oasi permanente di protezione faunistica di S’Ena Arrubia è motivato dal fatto che i due ambienti sono complementari tra di loro e rappresentano, per le specie botaniche e faunistiche, un unicum di estrema importanza naturalistica in grado di accrescere la biodiversità dei luoghi»
Proteggere le specie che abitano le zone umide
Questa operazione garantirebbe, inoltre, la protezione degli ecosistemi delle zone umide temporanee e la protezione di specie protette dalla Direttiva Uccelli quali l’airone rosso, il tarabuso, il falco di palude, la moretta tabaccata e il pollo sultano, la cui presenza è stata accertata proprio nelle zone interessate dalla proposta di ampliamento.
«Si tratta di un progetto importante e confidiamo che l’Oasi faunistica S’Ena Arrubia possa arricchirsi di un altro tratto di preziosissima natura, quale appunto il Diversivo di San’Anna – ha spiegato Fulvio Mamone Capria, presidente della Lipu-BirdLife Italia –. Questo significherebbe un grande contributo alla tutela faunistica delle zone umide in Sardegna e un prezioso contributo all’impresa ormai prioritaria di conservazione della biodiversità. Chiediamo dunque all’assessore Spano di impegnarsi affinché tale progetto possa essere realizzato. Ne risulterebbe un grande arricchimento per tutti, per la natura e per tutta la comunità».
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