Nome
Tarabuso
(Botaurus stellaris)
Descrizione
Airone grande e compatto, dalle abitudini prevalentemente crespuscolari e notturne, caratterizzato da un piumaggio estremamente mimetico e da abitudini elusive. Il canto del maschio è assimilabile a una sorta di profondo “muggito”.
Fenologia
In Italia è specie parzialmente migratrice, sedentaria, nidificante e dispersiva.
Habitat
Il Tarabuso occupa paludi a bassa quota, con abbondante acqua stagnante poco profonda e senza abbondanti fluttuazioni del livello idrico. Predilige aree con forte presenza di vegetazione emergente e soprattutto di canneti di Phragmites, in grado di fornire densa copertura vegetale in continuità con acque aperte quali chiari, canali, stagni. Tende a nidificare nelle porzioni giovani dei canneti ed evita i tratti di canneto più vecchi e asciutti.
In Lombardia e Piemonte nidifica anche nell’area delle risaie, dove occupa i canneti residui e le risaie stesse; le varietà di riso ospitanti i nidi sono caratterizzate da altezza maggiore a maturazione e da densità di piante inferiore rispetto alle risaie non occupate.
Distribuzione
In Italia nidifica in modo sparso e localizzato, soprattutto in alcune località del centro e del Nord del Paese; durante l’inverno al contingente nidificante si aggiunge un consistente numero di individui svernanti.
Attualmente in Lombardia la sua presenza in periodo riproduttivo è ristretta a 10-20 maschi cantori localizzati in poche zone umide residue, alcune delle quali incluse nel Parco del Ticino. La popolazione svernante in Lombardia è compresa tra 50 e 100 individui, distribuiti nella bassa pianura e in alcuni specchi d’acqua prealpini.
Stato di conservazione
La specie ha mostrato un moderato declino in Unione Europea nel periodo 1970-1990, seguito da stabilità nel periodo 1990-2000. La popolazione italiana è stimata in 70-95 maschi cantori, soggetta a fluttuazioni nel periodo 1990-2000 e verosimilmente calata in seguito al declino registrato in Toscana.
di Fabio Casale, Fondazione Lombardia per l’Ambiente
Supervisione scientifica: Giuseppe Bogliani – Università degli Studi di Pavia
tratto da:
Casale F., 2015. Atlante degli Uccelli del Parco Lombardo della Valle del Ticino.
Parco Lombardo della Valle del Ticino e Fondazione Lombardia per l’Ambiente.
foto Antonello Turri
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