Con l’arrivo della primavera, si ripresenta il problema dell’infestazione della processionaria del pino (Thaumetopoea pityocampa), farfalla che può essere estremamente pericolosa tanto per le persone quanto per gli animali.
Chi è la processionaria
Thaumetopoea pityocampa è un lepidottero particolarmente distruttivo che attacca le pinete compromettendo la sopravvivenza delle essenze arboree che, a causa dell’infestazione, vengono defogliate.
La processionaria deve il suo nome all’abitudine dell’insetto di strisciare in fila, proprio come durante una processione, per cercare un luogo dove tessere il proprio bozzolo prima di trasformarsi in falena.
La processionaria è particolarmente pericolosa allo stadio larvale: il corpo dell’insetto, infatti, è coperto da una peluria urticante.
Per questo in Italia, il decreto ministeriale del 17 aprile 2008 ha reso obbligatoria la disinfestazione delle larve.
I pericoli per i cani
Gli animali più esposti al rischio di entrare in contatto con la processionaria sono i cani. Fiutando a terra, i quattro zampe rischiano di posare il muso in zone infestate dalla peluria urticante
I sintomi sono spesso gravi. Il primo di questi è rappresentato dall’improvvisa ed intensa salivazione che – col passare del tempo – anziché diminuire aumenta. La lingua, a seguito dell’infiammazione, si ingrossa col rischio di soffocare l’animale. Anche gli occhi e le mucose sono zone particolarmente sensibili. Altri sintomi a cui prestare attenzione sono la scarsa vitalità dell’animale, febbre e vomito.
Sebbene capiti raramente, il contatto con la processionaria può portare alla necrosi dei tessuti.
Cosa fare in caso di contatto
La prima accortezza è quella di sciacquare la zona interessata con dell’acqua e recarsi nel più breve tempo possibile dal veterinario, che saprà fornire l’assistenza più adeguata.
Per gli uomini, qualora si dovesse venire in contatto con le larve, la prima cosa da fare è quella di rimuovere i vestiti e lavarli alla più alta temperatura possibile. Dopodiché, è importante lavare accuratamente anche corpo e capelli, evitando di sfregare le mani sul viso.
Infine, è bene ricordare che anche se il modo migliore per eradicare la processionaria è quello di bruciare le larve, i residui carbonizzati risultano ugualmente urticanti.
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