Chi si rende responsabile del maltrattamento degli animali è un soggetto potenzialmente pericoloso e violento.
A dirlo, il Ministro della Giustizia Alfonso Bonafede, che ha dichiarato come il maltrattamento di animali sia spesso indicatore di altri possibili reati.
«La violenza non è una condotta a compartimenti stagni. La persona violenta è violenta e basta – ha spiegato il Ministro -. Ecco perché avere un monitoraggio della lotta per la protezione degli animali è indispensabile: funziona da prevenzione verso la società».
«Rivoluzione copernicana» per i diritti animali
Il Disegno di legge per chiedere pene maggiormente severe per chi maltratta gli animali è stato presentato dal Movimento 5 Stelle.
«È una rivoluzione copernicana che mira a far diventare oggetto della tutela l’animale e non più l’uomo legato emotivamente allo stesso» ha spiegato il senatore pentastellato Gianluca Perilli, primo firmatario della proposta, e che ha anche annunciato come questa sia già «Stata calendarizzata in Commissione Giustizia e faremo di tutto per incardinarla rapidamente a giugno».
Pene più severe
Di recente la Lav ha lanciato la campagna #chimaltrattapaga per chiedere per più severe e soprattutto certe per chi si macchia dei reati di maltrattamento animale.
«Ci sono tutte le premesse per approvare in questa legislatura quanto da noi richiesto. Faremo pressing perché avvenga prestissimo», ha detto Gianluca Felicetti, presidente della Lega Anti Vivisezione.
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