Quello di cui vi voglio parlare oggi riguarda il sistema di protezione ambientale per il territorio di Roma capitale.
Con la legge regionale n.29 del 6 Ottobre 1997 nasce RomaNatura, l’Ente Regionale per la Gestione del sistema delle Aree Naturali Protette nel Comune di Roma. La legge regionale è stata il frutto di un estenuante procedimento politico iniziato già nel 1980 e che aveva riconfigurato e ingrandito le tutele del sistema ambientale del territorio romano. RomaNatura gestisce un’area vasta 16.000 ettari più la riserva marina delle Secche di Tor Paterno e racchiude in sé 1000 specie vegetali, 5000 specie di insetti e 150 specie fra mammiferi, uccelli, anfibi e rettili. In tale area sono state conservate anche tutte le attività agricole che rendono Roma il primo comune agricolo in Italia, inoltre, sono state conservate e valorizzate anche tutte le opere archeologiche.
Questo sistema di protezione ambientale ha evitato la frammentazione del territorio. La matrice antropica di Roma è in grado di apportare un disturbo non indifferente all’interno delle aree naturali frammentate, a causa di quello che è chiamato “effetto margine” (ovvero cambi chimico-fisici ed ecologici che avvengono ai margini di un’area naturale e che portano disturbi importanti all’interno delle aree naturali stesse) e la cui conseguenza è la semplificazione del territorio e la perdita annessa di diversità specifica, genetica e ambientale.
Per evitare questi processi è stata creata una serie di corridoi che dalle zone esterne si incuneano nell’area urbana, in alcuni casi sin verso il centro cittadino, creando un sistema a raggiera (come la ruota di una bicicletta).
La sfida successiva è stata poi quella di rendere tutto ciò fruibile e sicuro per i cittadini e garantire l’integrità dei patrimoni salvaguardati che ammontano a 2 Parchi Regionali, 9 Riserve e 4 monumenti naturali. L’opera di sorveglianza è estenuante e svolta in collaborazione con il Corpo Forestale e, dal momento in cui è nato, l’ente RomaNatura ha portato a un calo degli incendi e a una diminuzione del 90% del bracconaggio. Inoltre ha fatto crescere gli introiti nelle casse del comune grazie al grande richiamo turistico.
Quindi, le aree naturali urbane costituiscono un grande capitale che attraverso opportuni sistemi di gestione viene conservato e valorizzato consentendo la promozione di attività ricreative ed economiche ecocompatibili.
Un’area vastissima gestita da un unico Ente non è sicuramente esente da problematiche, ma i risultati raggiunti sono comunque evidenti e hanno contribuito a rendere Roma una città più verde!
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