Il pulcinella di mare ha dalla sua parte il fatto di essere uno degli uccelli più fotogenici del pianeta. Il merito è sicuramente di quella faccia da “clown” e dell’aspetto un po’ da pinguino e un po’ da pappagallo, che lo caratterizza in maniera inequivocabile. D’altronde, come resistere al suo fascino? L’hanno constatato anche i gestori dei negozi di souvenir, che nelle regioni dove vive il pulcinella di mare, tra i loro prodotti più venduti figurano peluche, felpe, magliette e perfino tazze e bicchieri con disegnati i simpaticissimi uccelli. Io stesso, dopo aver scattato più di 4000 foto a questi animali, non ho resistito alla tentazione di portarmi a casa una maglietta con disegnato il “faccione” colorito del pulcinella. Per vederlo con i colori così sgargianti, però, si deve aspettare il periodo nuziale, perché nei rimanenti mesi dell’anno il pulcinella ha una livrea più smorta e meno contrastata e, inoltre ha l’abitudine di vivere in mare aperto e si porta sulla terra ferma solo per la nidificazione. Grazie alla particolarità del suo becco, munito di piccoli uncini, riesce a trattenere numerosi pesci per volta, facendo impazzire i fotografi che lo riprendono sulle scogliere con il suo bottino di sardine. I posti per fotografarlo in Europa sono diversi e le Isole Farne, in Inghilterra, sono uno di questi. Varrebbe la pena organizzare il viaggio solo per i pulcinella, ma ci sono tante altre specie da immortalare come le sterne artiche, le urie, le gazze marine, i marangoni dal ciuffo; insomma…un vero paradiso degli uccelli. Alle Farne non importa usare ottiche lunghissime e un 300 mm è più che sufficiente e spesso uno zoom 70-300 si rivela il cavallo di battaglia, visto che la maggior parte degli uccelli si fotografa davvero a distanza ravvicinata. Ovviamente un teleobiettivo più lungo permette di isolare meglio i soggetti e di concentrarsi maggiormente sull’inquadratura. La foto che vedete è stata ottenuta con un obiettivo Nikon 300 mm f/2,8 chiuso a f/5; tempo di posa 1/2500 a 400 ISO.
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