Nel delta del Po vi è un animale considerato un vero miracolo della vita ed è davvero incredibile come sia arrivato fino ai giorni nostri salvandosi dall’estinzione; si tratta del cervo della Mesola, chiamato anche il cervo delle dune.
Il Boscone della Mesola è il suo unico habitat e ci vive da secoli dopo essere scampato ai conflitti bellici e al bracconaggio. Questo cervo, come confermano gli studi di genetica condotti dall’Università di Ferrara, è l’unico discendente di quelle antiche popolazioni che nel medioevo abitavano i boschi della Pianura Padana. Il suo DNA, quindi, è un patrimonio genetico di assoluto valore e perderlo o inquinarlo sarebbe davvero un peccato.
È un cervo più piccolo e con un palco meno imponente dei “cugini” che vivono altrove, ma non per questo è privo di fascino e il suo bramito tra gli alberi riesce sempre a rendere magico il bosco.ù
Il momento migliore per fotografarlo è l’autunno, durante la stagione degli amori e dove è possibile sentirlo e vederlo mentre bramisce. L’entrata nel bosco per fotografarlo è però regolamentata per proteggere ulteriormente la sua popolazione. Niente appostamenti tra gli alberi, quindi, e niente attese in solitudine nelle radure aspettando con il cuore in gola la comparsa di questo re coronato, ma solo visite in pulmino (massimo otto persone) accompagnati da personale autorizzato.
Il pulmino conduce nei luoghi dove stazionano i cervi e non sarà difficile vederli e fotografarli a distanza ravvicinata. È vero che molta poesia viene tolta, ma secondo me vale la pena comunque dedicare una gita per incontrare questo straordinario animale. Chi vuole prenotarsi o chiedere informazioni: Tel. +39 0426 662304 – Fax +39 0426 661180 – E-mail: info@aqua-deltadelpo.com
Come è stata scattata la foto
Entrambe le foto sono state ottenute a mano libera con Nikon D3s e obiettivo 300 mm f/2,8. Si può portare il cavalletto, ma è meglio essere liberi da impicci e usare ottiche stabilizzate. Altre ottiche consigliate sono zoom 70-300 o similari.
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