Il pellicano riccio, o pellicano dalmata, è un soggetto che offre interessanti opportunità fotografiche, soprattutto in inverno, quando acquisisce l’abito riproduttivo, caratterizzato dal becco rosso carminio.
Per questo motivo mi sono recato in Grecia, sul lago di Kerkini, dove vive una folta colonia di questi uccelli, resi confidenti da un abile barcaiolo che elargisce loro abbondanti quantità di pesce.
Gli uccelli, attirati dal cibo, si avvicinano senza timore alla barca e qualcuno ha anche l’ardire di saltarci letteralmente dentro, appollaiandosi a poppa tra lo stupore dei fotografi. Questa confidenza è legata soprattutto ad una persona in particolare, il barcaiolo Thomas, che nel corso degli anni si è conquistato la fiducia dei pellicani. Le barche guidate da altre persone attirano comunque gli uccelli, ma in misura meno evidente. Se doveste recarvi sul lago di Kerkini per fotografare i pellicani, non mancate dunque di chiedere di Thomas, conosciuto da tutto il paese.
Come sono state scattate le foto
È stato molto divertente fotografare i pellicani con un grandangolare spinto, scattando senza guardare nel mirino e tenendo la reflex a pelo d’acqua, con le mani a penzoloni dalla barca. Ogni volta che i pellicani si precipitavano a raccogliere il pesce scattavo a raffica, proprio mentre gli uccelli erano a pochi centimetri da me. Molte foto erano da buttare, ma tante altre hanno ricompensato il mio “duro” lavoro. Per i maniaci dell’attrezzatura questo genere di ripresa non è consigliabile, poiché ad ogni “assalto” dei pellicani si rischia l’allagamento dell’attrezzatura, come potete notare dalla foto 1. È indispensabile avere a portata di mano una pelle per asciugare immediatamente l’ottica, sulla quale sarebbe bene montare un filtro di protezione.
L’attrezzatura
Ho usato un grandangolo 16-35 mm a focale 16 mm montato su una reflex full-frame impostata a ISO 800 e con tempo di esposizione 1/2000 a f/10.
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