Durante l’oramai abituale workshop di metà febbraio nell’area faunistica del Tier-Freigelande, nel Parco nazionale della Foresta bavarese, in Germania, ci fermiamo con alcuni corsisti vicino al recinto dell’orso, che però, purtroppo, riusciamo a vedere solo da lontano, in prossimità della tana e seminascosto dalla vegetazione. Con le attrezzature fotografiche montate sui treppiedi, attendiamo fiduciosi che si mostri, in mezzo alla neve.
Trascorrono almeno un paio d’ore senza novità, fino a quando una signora del gruppo decide di fare uno spuntino: apre il suo panino imbottito di wurstel e inizia a mangiare. Improvvisamente l’orso si rizza in piedi e inizia ad annusare “l’aria”, precipitandosi poi con irruenza nella nostra direzione, tanto da far spaventare qualcuno dei presenti, nonostante la recinzione. Sistematosi su un dosso, l’orso ha poi iniziato a “dare spettacolo” alternando momenti d’eccitazione ad altri di apparente aggressività, tutti volti probabilmente a ottenere un po’ di cibo.
Chi aveva montato sulla camera il teleobiettivo ha dovuto rapidamente cambiare ottica e gli zoom 70-200 e 100-300 si sono infine rivelati i più versatili, consentendo di adattare rapidamente le inquadrature ai movimenti dell’animale.
Roberto Sauli, fotografo e autore
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