Dopo aver scattato parecchie immagini agli scoiattoli con un teleobiettivo, era mia intenzione riprenderli con un’ottica corta per poterli inserire nel loro ambiente naturale.
Un giorno, facilitato dall’incredibile confidenza che uno scoiattolo mi dimostrava, misi alcune noci su un ceppo cercando di attirare questo folletto del bosco davanti a un obbiettivo 18-35 mm collocato a un palmo dai frutti.
Dopo poco tempo quella mensa imbandita fu avvistata e, una alla volta, le noci passarono dal ceppo al segreto nascondiglio nel bosco che il roditore dimostrava di avere.
Ogni volta che lo scoiattolo arrivava a prendersi la noce, scattavo da una decina di metri di distanza con un piccolo radiocomando. Per nulla infastidito dall’attrezzatura fotografica così ravvicinata e dal rumore dello scatto, il mio confidente amico venne più volte a ritirare la “ricompensa” per il suo lavoro di modello.
Con l’ultima noce azzardai una mossa: mi misi direttamente dietro la fotocamera sperando nel ritorno dello scoiattolo.
Ebbene, senza nessun tentennamento, venne a prendersi il frutto concedendosi anche di girarlo tra le zampine e di annusarlo, quasi per valutare se fosse di suo gradimento. Scattai “con mano” una delle mie foto più insolite.
riproduzione consentita con link a originale e citazione fonte: rivistanatura.com