Trovarmi in una foresta tropicale è stato un premio speciale, qualcosa che desideravo da anni. Lì la ricchezza della vita va cercata per gradi: alcuni animali sono diurni mentre altri escono solo con il favore delle tenebre. Quasi tutti sono legati ad habitat particolari.
La Bolitoglossa altamazonica, per esempio, è adattata a una vita arboricola e passa il suo tempo sui lunghi fusti di bambù spinoso. Trovare un animale così schivo e così affascinante è stato il realizzarsi di un sogno. Per fotografare un essere così piccolo, meno di 10 cm compresa la coda, ho scelto un buon obiettivo macro 105 mm e ho chiuso il diaframma a f22 per ottenere la massima profondità di campo possibile.
Vista la totale assenza di luce, ho escluso l’idea di fare una foto ambientata e mi sono concentrato sui particolari, come il primo piano della testa. L’uso del flash
è stato essenziale: ne ho utilizzati due macro montati direttamente sull’obiettivo e uno esterno montato sul cavalletto, posizionato quasi di fronte all’obiettivo e sottoesposto
di -1 e.v. Così, ho illuminato anche lo sfondo e ho creato un suggestivo effetto di luce radente sul corpo della salamandra.
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