Trascorrono la loro breve vita in gabbie minuscole, dove hanno a disposizione la stessa superficie di uno smartphone di medie dimensioni e dove, per muoversi, sono costrette a calpestarsi a vicenda.
L’associazione animalista CIWF ha realizzato un’inchiesta sotto copertura per mostrare la realtà degli allevamenti intensivi di quaglie, ancora poco conosciuti rispetto a quelli di specie avicole più “popolari” come polli e galline ovaiole.
29 milioni solo in Italia
I video sono stati realizzati in diverse strutture presenti in Italia, Francia, Portogallo e Grecia.
In Europa ogni anno sono allevati oltre 140 milioni di quaglie; di questi, 29 milioni sarebbero presenti negli allevamenti intensivi del nostro Paese.
La maggior parte delle quaglie finisce nella filiera della carne e viene macellata alla giovanissima età di 5 settimane. Le quaglie allevate per le uova vengono, invece, macellate all’età di 6 mesi.
Nessuna legge che le tuteli
In Europa l’allevamento in gabbia delle quaglie è il terzo più diffuso e al momento non esiste alcuna legislazione specie-specifica che le protegga.
«Ma c’è anche una piccolissima fetta di allevatori che consente agli animali di vivere una vita meno crudele – spiega l’associazione –. Alcuni nostri colleghi hanno fatto visita a un allevamento di quaglie che usa un sistema alternativo alle gabbie: un’azienda di quaglie ovaiole che le fa crescere in ambienti con illuminazione naturale, spazio e libertà di muoversi, covoni di paglia dove potersi riparare e nascondere. Si potrebbe pensare che sia un’azienda che alleva per diletto, invece, è un allevamento a scopo commerciale. Questo dimostra che allevamenti di quaglie con maggiori standard di benessere sono possibili e sostenibili da tutti i punti di vista».
Obiettivo gabbie vuote
Intanto, per chiedere che tutti gli allevanti in gabbia vengano banditi dal territorio europeo è stata lanciata la campagna End The Cage Age. L’obiettivo è quello di arrivare a un milione di firme in un anno. In questo modo, la Commissione Europea potrà esprimere un parere sull’argomento per dare risposta alla mozione dei cittadini.
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