Molte specie hanno deciso di darsi una mano a vicenda per ottenere un reciproco vantaggio. Simbiosi e mutualismo sono strategie per vivere meglio o, addirittura, per sopravvivere.
Recita un detto famoso: “L’unione fa la forza”. I benefici sono ovvi: quante più persone collaborano nel volere la stessa cosa, tanto più facile è ottenerla.
E anche tra gli animali questo principio è ampiamente condiviso, superando addirittura la barriera della specie, con gruppi di organismi, anche molto diversi, che scelgono di aiutarsi gli uni con gli altri per semplificarsi la vita.
Le relazioni fra animali
- Queste relazioni vengono definite simbiosi e consistono in un rapporto, spesso piuttosto intimo e positivo, tra due o più organismi diversi.
- Quando tutti gli individui coinvolti nella simbiosi traggono un qualche tipo di vantaggio si parla di mutualismo. E in alcuni casi il legame è così stretto da divenire addirittura obbligato: nessuna delle specie coinvolte può sopravvivere senza l’altra perché vengono a mancare le funzioni vitali indispensabili.
- In molti casi, però, il rapporto non è così vincolante e i diversi organismi possono anche cavarsela da soli, senza contare sull’assistenza degli altri. In alcune situazioni è un solo organismo a trarre beneficio dalla relazione e l’altro non è né danneggiato, né aiutato. Si parla quindi di commensalismo.
Almeno secondo la nostra interpretazione, perché a volte le relazioni tra specie diverse sono così complesse da non essere spiegabili con questi schemi: spesso non è facile capire dove finisce il beneficio e comincia il danno.
È provato, però, che il numero delle simbiosi aumenta con la complessità dell’ecosistema: ecco perché le foreste pluviali e il loro equivalente sottomarino – le barriere coralline – hanno un numero elevato di relazioni simbiotiche tra i loro abitanti, che oggi comprendiamo soltanto in parte. I rapporti tra specie diverse, infatti, sono uno degli argomenti più complessi da studiare in natura perché è difficile identificare i vantaggi che si manifestano a livello fisiologico e che, quindi, riguardano il buon funzionamento dell’organismo di una specie. I segreti di molte relazioni simbiotiche sono stati svelati solo di recente.
La vita è un sistema complesso
I progressi della biologia e delle tecniche di indagine ci hanno regalato una visione del mondo naturale incredibilmente più complessa di quanto immaginavamo solo pochi anni fa. Molte delle simbiosi che oggi conosciamo, come quella tra i coralli e le alghe, sono antichissime e risalgono ai primi passi della vita multicellulare sulla Terra.
Anche noi uomini siamo coinvolti in legami complessi e mutualmente benefici con altre specie. Un esempio? La cosiddetta flora batterica – ovvero i batteri che si trovano nel nostro intestino e che facilitano l’assimilazione delle sostanze ingerite – è indispensabile per la nostra sopravvivenza. A pensare più in grande, abbiamo anche una relazione mutualistica con molte specie di piante – che coltiviamo assiduamente come fonte di cibo e di cui abbiamo favorito con ogni mezzo la propagazione – e con il bestiame, che proteggiamo da predatori e malattie. Per non parlare delle simbiosi che generiamo all’interno della nostra specie, come ad esempio quella tra madre e figlio o quella con altre persone, dando vita a legami che a volte durano per sempre.
Nelle prossime settimane vedremo alcuni esempi di animali che si danno una mano a vicenda facendo l’interesse di entrambi, non perdete i prossimi articoli:
- Il pesce pulitore e altri pesci
- La bufaga e i grandi mammiferi africani
- L’anemone e il pesce pagliaccio
- La remora e la manta
- Le formiche tagliafoglie e il fungo
- I coralli e le alghe azzurre
- L’airone guardabuoi e il bestiame
- La formica e l’afide
- La mangusta nana e il bucero
- Il tasso del miele e l’astore cantante
- Il coyote e il tasso americano
- Il drongo e il suricato
- Il coccodrillo e il corriere
- Lo struzzo e la zebra
- La tarantola e la rana
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