Ogni anno sono oltre un miliardo le specie avicole e 37 milioni i mammiferi ad essere trasportati attraverso i Paesi dell’Unione Europea e verso gli Stati terzi per raggiungere il macello. La Legge europea non prevede alcun limite alla durata del trasporto di animali “da reddito” e così milioni gli animali sottoposti a viaggi che, molto spesso, raggiungono le 30 ore. Ma non sono rari i casi in cui vengono raggiunte addirittura le 96 ore, ben 4 giorni.
Rischi anche per l’uomo
Gli animali sono costretti a restare in piedi per giorni, senza né cibo né riposo.
I trasporti su lunghe distanze espongono gli animali a gravi fatiche, disidratazione, ferite e perfino a morte, e questo aumenta il rischio di epidemie.
La Fao, l’Organizzazione delle Nazioni Unite per l’alimentazione e l’agricoltura, ha definito il trasporto di animali vivi come situazione “ideale per il diffondersi di malattie”.
Come aderire alla campagna
Nonostante il forte sostegno dell’opinione pubblica alla limitazione del trasporto degli animali vivi su strada, le richieste sono cadute nel vuoto. Per questo Eurogroup for Animals, di cui la Lav è membro per l’Italia, chiede ai cittadini di scrivere al proprio governo per sostenere un’iniziativa congiunta finalizzata ad aggiornare la normativa sui trasporti (Regolamento del Consiglio 1/2005) e, in particolare, a introdurre un limite alla durata massima dei viaggi, pari a 8 ore per i mammiferi e 4 ore per il pollame.
Per contribuire all’iniziativa #stopthetrucks è possibile inviare questa lettera al Ministro della Salute Beatrice Lorenzin.
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