“La guerra segreta del WWF – WWF Funds Guards Who Have Tortured And Killed People” di Tom Warren e Katie J.M. Baker. Così s’intitola l’inchiesta internazionale del sito BuzzFeed che punta il dito contro l’associazione ambientalista lanciando accuse molto pesanti che hanno fatto scalpore.
Secondo il sito d’informazione statunitense, infatti, il WWF avrebbe insabbiato i crimini compiuti da alcuni ranger e, addirittura, avrebbe supportato milizie paramilitari nella volontà di contrastare il bracconaggio, accusate di aver compiuto efferati crimini non solo nei confronti degli animali, ma anche delle popolazioni locali. Considerata la fonte, le accuse sono ovviamente da prendere con le pinze, perché BuzzFeed è un sito di notizie virali, che si finanzia con contenuti sponsorizzati e notizie frivole virali, ma pubblica anche inchieste giornalistiche, la cui attendibilità, però, dipende dall’autorevolezza del singolo autore più che della testata stessa.
Un anno e mezzo di indagini
BuzzFeed riferisce che l’inchiesta è il frutto di un anno e mezzo di indagini, condotte in sei nazioni e basate sulle interviste di oltre un centinaio di testimoni.
In particolare, l’inchiesta si focalizza su fatti risalenti al 2006 e avvenuti nell’area del Chitwan National Park, in Nepal. Secondo le testimonianze raccolte, un uomo sarebbe stato ucciso a bastonate dai ranger, poiché accusato di aver nascosto un corno di rinoceronte che, tuttavia, non sarebbe mai stato ritrovato.
Le denunce di BuzzFeed si spingono ancora oltre, spiegando come l’associazione abbia poi fatto pressione sulle autorità locali affinché le accuse venissero ritirate.
Non si tratta di casi isolati
Sempre secondo l’indagine condotta dal sito d’informazione, i casi avvenuti nel continente asiatico non sarebbero episodi sporadici e isolati, ma si sarebbero ripetuti in più occasioni e in diverse zone del globo. In particolare, BuzzFeed riferisce di soprusi ai danni della popolazione locale risalenti al 2017 e perpetrati in Camerun.
La difesa del WWF
Immediata la risposta dell’associazione ambientalista che ha negato tutte le accuse. «Al centro del lavoro del WWF ci sono i luoghi e le persone che ci vivono – si legge nel comunicato –. Il rispetto dei diritti umani è un punto importante della nostra missione. Prendiamo sul serio tutte le accuse; stiamo commissionando un’indagine indipendente per esaminare i casi sollevati. Abbiamo chiesto a BuzzFeed di condividere con noi tutte le prove che ha ottenuto per supportare queste affermazioni. Il lavoro del WWF dipende da un profondo sostegno, coinvolgimento e inclusione della comunità. Abbiamo politiche rigorose progettate per garantire sia noi, sia i nostri partner e salvaguardare i diritti e il benessere delle popolazioni indigene e delle comunità locali nei luoghi in cui lavoriamo. Qualsiasi violazione di queste politiche è inaccettabile per noi e, nel caso in cui l’indagine dovesse rivelarne, ci impegniamo a intraprendere azioni tempestive».
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