L’Intergovernmental Panel on Climate Change (IPCC) è l’organismo delle Nazioni Unite che studia l’andamento del cambiamento climatico. Il gruppo di lavoro ha pubblicato il Terzo volume del Sesto rapporto IPCC, che fornisce una valutazione globale aggiornata dei progressi e degli impegni di mitigazione dei cambiamenti climatici.
Il rapporto (scarica qui la versione destinata ai decisori politici, che riassume decine di migliaia di articoli scientifici) esamina le fonti delle emissioni globali, spiega gli sviluppi nella riduzione delle emissioni e gli sforzi di mitigazione, valutando l’impatto degli impegni nazionali sul clima in relazione agli obiettivi a lungo termine delle emissioni.
Cosa dice il Terzo volume del sesto rapporto dell’IPCC?
Sono elencati i pro e i contro delle diverse azioni per il contenimento del riscaldamento globale. Il rapporto evidenzia ancora una volta come senza azioni di mitigazione urgenti ed efficaci, il cambiamento climatico minaccerà il benessere delle persone, gli ecosistemi e la biodiversità.
Nel periodo esaminato (2010-2019), le emissioni medie annue di gas serra a livello globale sono state ai livelli più alti della storia umana.
Però il Rapporto evidenzia anche alcuni aspetti positivi.
- Da un punto di vista relativo il tasso di crescita è rallentato.
- Dal 2010 si sono registrate diminuzioni consistenti dei costi dell’energia solare (85%), dell’energia eolica (55%).
- Sono diminuiti anche i costi delle batterie agli ioni di litio (85%) e la loro diffusione, + 10 volte per il solare e + 100 volte per i veicoli elettrici. Le riduzioni dei costi nelle energie rinnovabili, in particolare quelle eolica e solare, hanno aumentato l’attrattiva economica della transizione del settore energetico verso tecnologie a basse emissioni.
- Una gamma crescente di politiche e leggi ha migliorato l’efficienza energetica, ridotto i tassi di deforestazione e accelerato la diffusione delle energie rinnovabili.
«Siamo a un bivio. Le decisioni che prendiamo ora possono assicurare un futuro vivibile. Abbiamo gli strumenti e il know-how necessari per limitare il riscaldamento» ha detto il presidente dell’IPCC Hoesung Lee.
Il Rapporto dell’IPCC guarda con favore all’azione climatica intrapresa in molti Paesi. Ci sono politiche, regolamenti e strumenti di mercato che si stanno dimostrando efficaci. Se questi sono scalati e applicati più ampiamente ed equamente, possono sostenere una profonda riduzione delle emissioni e stimolare l’innovazione.
Non solo. La transizione energetica può offrire nuove opportunità di posti di lavoro. Questa evoluzione del mercato del lavoro va, però, seguita con attenzione dai governi, perché la transizione energetica provocherà lo spostamento di redditi e di occupazione, dalle attività ad alte emissioni a quelle a basse emissioni. Alcuni posti di lavoro andranno persi, ma si apriranno nuove attività, con differenze tra Paesi e settori. Politiche integrate dovranno tenere in considerazione temi come l’equità e la giustizia.