Lanciato dalla Lipu un accorato appello al fine di posticipare l’apertura della stagione venatoria, per non accanirsi ulteriormente sulla fauna selvatica già provata dagli incendi che stanno devastando il nostro Paese.
La Lega Italiana Protezione Uccelli ha invocato l’applicazione dell’articolo 19, comma 1, della legge 157/92 sulla tutela della fauna e che consente alle regioni di “vietare o ridurre per periodi prestabiliti la caccia per sopravvenute particolari condizioni ambientali”.
«Lo Stato e le regioni dispongono già degli strumenti per agire in casi simili – ha detto l’associazione animalista -. Al momento attuale appare impensabile aprire la stagione venatoria già durante i primi giorni del mese di settembre». La richiesta della Lipu è quella di posticipare l’apertura della caccia al 15 ottobre e aggiunge: «Restiamo in attesa che il Presidente del consiglio Paolo Gentiloni si attivi per un provvedimento d’urgenza che rimandi l’inizio della caccia».
I danni alla fauna selvatica
La prima vittima dei roghi è proprio la fauna selvatica, che nei boschi e negli arbusteti ha il proprio habitat naturale. Sono, infatti, numerose le specie di uccelli, rettili e piccoli mammiferi che in quegli habitat trovano luoghi essenziali per la propria riproduzione e sopravvivenza.
Habitat che, peraltro, sono già stati fortemente danneggiati dal lungo periodo siccitoso che ha caratterizzato la stagione invernale.
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