Oggi vorrei continuare a parlarvi di alcune piante che possiamo frequentemente ritrovare nelle nostre città e che forse non tutti sanno che spesso sono piante invasive.
Le città sono fonte di stress e disturbi notevoli per gli organismi vegetali e, pertanto, si prestano bene a specie con caratteri invasivi, che sfruttano i “buchi ecologici” lasciati liberi da altre specie. Potrebbe sembrare apparentemente un non-problema, ma purtroppo quando si parla di specie invasive non si può parlare di ridondanza funzionale (cioè, ciò che accade quando una specie diversa è in grado di svolgere lo stesso ruolo ecologico della specie che dovrebbe essere normalmente presente, e quindi in qualche modo sopperisce alla sua mancanza) e ciò crea un danno non indifferente.
Una delle specie che frequentemente si può osservare qui a Roma è Robinia pseudoacacia. La Robinia pseudoacacia è un cespuglio o albero deciduo, con un fusto eretto e spesso biforcato che può raggiungere dai 3 ai 25 metri, rami lisci e una chioma molto ramificata. Il legno ha un colore giallastro e la corteccia si presenta rugosa e di un colore grigio-bruno che in età avanzata è solcata da fessurazioni longitudinali. Le foglie sono alterne e imparipennate di forma ovale, di colore verde pallido e dotate di stipole trasformate in spine.
I fiori, bianchi o più raramente rosa, hanno un profumo intenso e sono riuniti in racemi penduli.
I frutti sono legumi lisci, abbastanza coriacei e lunghi da 5 a 10 cm, di colore rosso-bruno a maturità e rimangono sulla pianta per tutto l’inverno. Essi contengono da 3 a 10 semi, molto duri e di colore bruno.
Per quanto riguarda l’apparato radicale, è il principale fattore che fornisce a questa specie la caratteristica di invasività, poiché, presenta numerosi getti radicali i quali si diffondono in modo molto rapido nell’area circostante colonizzando così, in breve tempo, tutto lo spazio a disposizione e soffocando le specie autoctone.
Come molte piante invasive, anche la Robinia non è originaria del nostro territorio. Essa è originaria dell’America nord orientale, dove cresce naturalmente nelle foreste della Carolina e della Virginia. Nel 1601 fu importata in Europa come pianta ornamentale (come spesso accade), dal botanico Jean Robin il quale curava l’Orto Botanico del Re francese. Inoltre risultava coltivata nell’Orto botanico di Padova dal 1602. Successivamente si e’ diffusa nell’area sub-mediterranea, divenendo sempre più importante per le attività forestali e attualmente è naturalizzata in tutto il territorio italiano.
Robinia pseudoacacia una specie molto frugale e di estrema adattabilità che tende a formare dense boscaglie. È indifferente al substrato, ama la luce e si presta per il consolidamento di terreni sciolti e franosi grazie alla estesa rete di radici di cui parlavamo.
Vegeta in boschi cedui puri, lungo scarpate, luoghi incolti e siepi, dalla pianura sino a 1.300 m e oltre 1.500 in alcune zone del sud Italia.
Passeggiando per Roma è una delle specie vegetali che si incontrano più di frequente, molto bella da osservare ma rimane pur sempre una pianta che non dovrebbe essere presente sul nostro territorio.
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