Nome
Rondone comune (Apus apus)
Descrizione
Il Rondone comune si caratterizza per il corpo affusolato, le ali strette a forma di falce e la coda forcuta. Il piumaggio è di colore nero-brunastro con gola pallida. È nettamente più grande di rondini e balestrucci e più piccolo del Rondone maggiore.
Fenologia
In Italia è nidificante e migratore, assente in periodo autunnale e d’inverno.
Habitat
Per la nidificazione il Rondone comune necessita di una cavità ben protetta dagli agenti atmosferici e dai predatori. In natura questa situazione è fornita dalle cavità presenti sui grandi alberi, ma in Italia i casi di nidificazione su substrati non artificiali sono decisamente rari. La specie si è infatti adattata a sfruttare le costruzioni murarie. Sono così utilizzati i fori e le cavità presenti sugli edifici dei centri abitati, su palazzi, chiese e torri dei centri storici, e sovente anche le cavità lasciate nei tetti sotto le tegole. Per la ricerca del cibo gli adulti sorvolano gli ambienti agricoli o naturali circostanti le città, spingendosi a una notevole distanza dal nido. Le colonie più grandi sono situate a bassa quota e preferibilmente nelle grandi città.
Distribuzione
La sottospecie nominale nidifica in Europa, nel Nord Africa e in Asia ad est fino al lago Baikal, mentre la sottospecie pekinensis nidifica in Asia dall’Iran alla Mongolia, in Himalaya e in Cina. In Italia è presente ovunque vi siano edifici idonei alla nidificazione. Isole di alta densità sono state rilevate in aree geografiche differenti, quali l’alta pianura lombarda e piemontese, il delta padano, la costa toscana, l’area compresa tra Puglia settentrionale e Lucania, la Sicilia meridionale. La popolazione italiana è stimata in 500.000–1.000.000 di coppie.
Stato di conservazione
La specie ha uno stato di conservazione sfavorevole in Europa. In Italia il Rondone comune mostra locali decrementi e marcate fluttuazioni. Possono sussistere situazioni negative per la specie a causa di interventi di manutenzione degli edifici storici con eliminazione di fori e cavità idonei alla nidificazione.
di Fabio Casale, Fondazione Lombardia per l’Ambiente
Supervisione scientifica: Giuseppe Bogliani, Università degli Studi di Pavia
tratto da:
Casale F., 2015. Atlante degli Uccelli del Parco Lombardo della Valle del Ticino.
Parco Lombardo della Valle del Ticino e Fondazione Lombardia per l’Ambiente.
Foto: Antonello Turri
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