Nome
Rondone maggiore (Apus melba)
Descrizione
Più grande, chiaro e bruno rispetto al Rondone comune, con parti inferiori bianche e fascia pettorale bruna. Il richiamo trillante che emette in volo non è confondibile con quello di altre specie ed è udibile anche da grande distanza.
Fenologia
In Italia è specie nidificante e migratrice. Qualche individuo è stato notato anche in periodo invernale (Italia meridionale e Sicilia).
Habitat
I suoi ambienti di elezione sono costituiti soprattutto dalle falesie rocciose del bacino del Mediterraneo. Molte colonie sono localizzate in zone pedemontane attorno ai laghi prealpini e in centri urbani, dove la specie utilizza campanili, chiese, edifici e ponti. Il fenomeno è particolarmente diffuso in Svizzera (a Berna, dal 1768) ma anche molte città prealpine italiane ospitano colonie, con una probabile tendenza nord-occidentale all’espansione in nuovi centri urbani.
Distribuzione
La sottospecie nominale occupa il Marocco settentrionale, l’Europa meridionale, l’Asia minore e l’Iran nord-occidentale. In Europa Apus melba melba è presente in Italia, nei Balcani, nella Penisola Iberica, in Francia, in Svizzera. La colonia più settentrionale si trova nella città tedesca di Friburgo. Le popolazioni europee sono tutte migratrici obbligate. In Italia è diffuso sulle Alpi, sugli Appennini e nelle zone costiere rocciose, isole comprese. La popolazione nazionale è stimata in 5.000 –10.000 coppie.
Stato di conservazione
La specie ha uno stato di conservazione favorevole in Europa. Massima attenzione deve essere rivolta al mantenimento delle infrastrutture umane da cui il Rondone maggiore dipende per la riproduzione. La ristrutturazione degli edifici e la lotta ai piccioni cittadini possono di fatto causare la perdita di molti siti idonei alla nidificazione. Durante i lavori di restauro occorre evitare interventi come la chiusura di fori di entrata o l’istallazione di ponteggi in periodo riproduttivo senza tenere conto delle esigenze di questi animali.
di Fabio Casale, Fondazione Lombardia per l’Ambiente
Supervisione scientifica: Giuseppe Bogliani, Università degli Studi di Pavia
tratto da:
Casale F., 2015. Atlante degli Uccelli del Parco Lombardo della Valle del Ticino.
Parco Lombardo della Valle del Ticino e Fondazione Lombardia per l’Ambiente.
Foto: Antonello Turri
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