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L’AREA PROTETTA
La Riserva Naturale Orientata delle Saline di Trapani e Paceco, a un passo da Trapani, nella Sicilia occidentale, è stata istituita nel 1995. Protegge una parte del territorio anticamente occupato da immense vasche di acqua marina dedicate alla produzione del sale. Questo habitat unico è importante per moltissimi uccelli acquatici, come i fenicotteri.
5 SPECIE DA OSSERVARE
Avocetta
Simbolo delle saline di Trapani, è fra i principali uccelli nidificanti, presente con 50 coppie nel periodo riproduttivo. Gli adulti arrivano ad aprile e maggio, e rimangono fino ad agosto, mentre alcuni si fermano per l’inverno. Cercateli ai margini della salina Paceco.
Fenicottero
A fine inverno si contano fino a 800 individui nelle saline. Non è nidificante, ma passa qui gran parte della cattiva stagione, con alcuni individui stanziali. Si incontrano dove l’acqua è bassa e ricca di piccoli organismi. Quindi vanno escluse le pozze di colore blu e quelle ricche di sale.
Salicornia
Comunissima lungo tutti gli argini della saline, Halocnemum strobilaceum è una pianta mediterranea vascolare legata agli habitat costieri ricchi di depositi di sale. È presente tutto l’anno e commestibile in piccole quantità. Ovviamente, ha un piacevole sapore salato.
Farfalla Teia
Teia dubia è una farfalla notturna presente in Italia solo nelle saline di Trapani e di Marsala. La femmina è priva di ali e non esce dal bozzolo, che viene perforato dal maschio per l’accoppiamento. I bruchi sono attivi da settembre a giugno sulla salicornia e sulla sueda, altra pianta tipica delle saline.
Fungo di Malta
Non è un fungo, ma una curiosa pianta di forma cilindrica, senza clorofilla parassita di altri vegetali. Cynomorium coccineum è una specie tipicamente mediterranea, che in quest’area si trova solo tra la vegetazione lungo i sentieri nelle saline, alla fine dell’inverno, tra gennaio e febbraio.
Da sapere
Per chi:
adatto a tutti. Si può percorrere anche in bicicletta.
Lunghezza:
circa 5 km il percorso di base attorno alla salina Paceco.
Durata:
tre ore per l’escursione alle saline. Mezza giornata visitando anche il museo del sale.
Dislivello:
tutto in piano.
Cartografia:
cartine presso il centro WWF.
Periodo:
in inverno si osservano gli uccelli svernanti, in primavera e autunno quelli di passo. In estate avviene la raccolta del sale.
Equipaggiamento:
Un binocolo per osservare gli uccelli e, d’estate, acqua e cappello.
Come arrivare:
In auto: – Da Trapani: seguire la SP 21 in direzione Marsala fino al mulino Maria Stella del WWF (via Libica incrocio Via Carlo Messina)- Da Palermo: seguire l’A/29 Palermo-Mazara in direzione Trapani. Seguire poi le indicazioni per il porto. Imboccare la SP 21 fino al mulino.
E per chi ama il mondo classico… l’antica città di Mozia
Dalle saline di Trapani, procedendo verso sud per 10 chilometri, si arriva alla Riserva Regionale delle Isole dello Stagnone, pochi chilometri a nord della città di Marsala. Il paesaggio è simile a quello delle saline trapanesi, ma i mulini sono ancora più fotogenici. Con i loro tetti rossi e le grandi pale in legno, punteggiano un’immensa distesa di vasche che delimita il lato interno della laguna, nota come Stagnone. Questo specchio d’acqua è interessante anche per la piccola isola di San Pantaleo, che ospita il sito archeologico fenicio di Mozia. Oggi questo lembo di terra, facilmente raggiungibile con una piccola imbarcazione, appartiene alla Fondazione Whitaker, nata per conservare il lavoro di Joseph Whitaker, archeologo, naturalista ed erede di una famiglia inglese che si impegnò per studiare e conservare questo sito. Pagando un biglietto di pochi euro è possibile accedere all’isola: cinquecento metri di diametro coperti di macchia mediterranea e ricchi di testimonianze del passato. Mozia, fondata nel V sec. a. C. dai Fenici, in virtù della sua posizione riparata lungo le rotte commerciali con l’Africa, era una città fortificata che occupava quasi integralmente l’isola, prima di essere distrutta dai Greci nel 397 a. C. Con un breve giro si possono visitare le rovine della porta Nord, della Casa dei Mosaici e il piccolo Museo Whitaker con la celebre statua del giovinetto.
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