Il 2019 in Sardegna ha fatto registrare gravissimi episodi di mortalità tra alcune specie di uccelli rapaci ecologicamente molto importanti.
Un’aquila reale è morta su un traliccio per elettrocuzione, un’aquila del Bonelli è stata uccisa a Giba, nelle campagne del Sulcis, con una fucilata e altri episodi di bracconaggio si sono verificati ai danni di altre specie.
Segnali preoccupanti che in alcuni casi mettono in luce i limiti progettuali di alcune infrastrutture, altre volte una totale ed esecrabile mancanza di coscienza ambientale. Ma i segnali che la natura è capace di dare sono infinitamente più forti e meritano di essere raccontati.
I capovaccai di Porto Conte
Il 2019 infatti, verrà anche ricordato come il primo anno in cui una coppia di capovaccai (Neophron percnopterus) ha nidificato sull’isola. I capovaccai sono avvoltoi di piccola taglia, parenti del gipeto, caratterizzati da un piumaggio bianco, remiganti nere, becco e capo gialli negli adulti mentre la colorazione dei giovani è marrone scuro uniforme.
La specie è presente in Africa, Asia ed Europa ma negli ultimi 50 anni è andata incontro a un drastico declino ed è attualmente considerata in pericolo. Le prime osservazioni del 2019 in Sardegna sono state effettuate nel carnaio del Parco Naturale Regionale di Porto Conte, nella Sardegna nord-occidentale a nord di Alghero (SS).
La stazione di alimentazione per grifoni, all’interno del cantiere forestale di Prigionette, gestita dall’Agenzia Forestas e attivata nell’ambito del progetto LIFE Under Griffon Wings coordinato dall’Università di Sassari, è stata frequentata regolarmente da due individui adulti a partire dalla fine di marzo. Sono seguite segnalazioni da parte di fotografi e birdwatcher della zona, fino all’osservazione del giovane involato nel mese di settembre.
L’importanza delle stazioni di alimentazione
La presenza costante di cibo facilmente reperibile nel carnaio ha sicuramente giocato un ruolo fondamentale nella scelta del sito riproduttivo, ulteriore testimonianza di come le stazioni di alimentazione possano essere strumenti decisivi per la conservazione di specie a rischio.
L’augurio migliore che ci possiamo fare per questo nuovo anno appena iniziato è che la nidificazione appena descritta non rimanga un caso isolato e che i capovaccai possano continuare a sorvolare indisturbati le bianche falesie di Porto Conte.
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