Un rarissimo esemplare di Aquila del Bonelli è stato trovato morto nella regione del Sulcis, nel sud della Sardegna.
Il volatile – secondo quanto riferito dalla LIPU – sarebbe stato vittima dei colpi sparati dai fucili dei bracconieri.
Chiudere la caccia in Sardegna
Per questo, la Lipu ha chiesto al Governo di chiudere definitamente la stagione venatoria sull’Isola.
«Non è più possibile far finta di nulla – ha commentato Aldo Verner, il presidente della Lipu-BirdLife Italia –. La situazione del bracconaggio in Italia è estremamente grave. Serve un segnale forte. Chiediamo con forza al Presidente del Consiglio, al Ministro dell’Ambiente e all’intero governo di dare un segnale forte, come la chiusura della caccia in tutta la Sardegna. Nel frattempo, auspichiamo che si attivino tutte le misure necessarie per impedire la vergogna, nel ventunesimo secolo, di abbattere impunemente animali superprotetti e in via di estinzione».
Ne restano 40 coppie
L’uccisione dell’aquila rappresenta un fatto grave per la sopravvivenza della specie: l’Aquila del Bonelli sopravvive in Italia con sole 40 coppie in Sicilia. In Sardegna, invece, è in corso un progetto per la reintroduzione della specie sull’Isola.
Caso analogo a Trapani
L’uccisione dell’aquila va a sommarsi a quanto accaduto pochi giorni fa in Sicilia, dove un Falco pecchiaiolo è stato trovato morto a Marsala, in provincia di Trapani.
Anche in quella circostanza, le associazioni per la tutela degli animali avevano chiesto di fermare la stagione di caccia.
Pene più severe per i bracconieri
La Lipu, intanto, la lanciato una campagna per chiedere al Governo e al Parlamento di intervenire subito e prevedere sanzioni più severe in caso di atti di bracconaggio, rafforzando i controlli e dando la certezza che i responsabili di questi crimini contro la natura vengano puniti.
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