Uccisi e consumati dall’uomo primitivo, per soddisfare il fabbisogno energetico di un intero clan, ma anche per recuperare grandi quantità di ossa e avorio per dare vita a nuovi insediamenti e realizzare sculture di pregevole fattura.
E’ questo il significato dei resti ossei trovati a Predmosti, sito preistorico nei pressi di Brno, nella Repubblica Ceca. Sono le tracce di almeno mille mammut, cacciati nell’arco di molti anni, con l’aiuto dei primi cani addomesticati. Gli scienziati riconducono il ritrovamento all’epoca gravettiana, ascrivibile alla cultura paleolitica in voga in Europa da 29mila a 20mila anni fa.
La scoperta è stata effettuata dai ricercatori dell’Università di Tubingen, in Germania. Scopo delle prossime analisi, comprendere quando iniziò il rapporto “simbiotico” fra uomini e quattro zampe.
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