Scoperto nel 2013 in una remota zona della Siberia, servirà ora agli scienziati per capire se sarà possibile riportare in vita specie animali estinte. In particolare i paleontologi mirano a clonare i mammut, i mastodonti che popolarono vaste zone della Terra durante il Pleistocene.
Gli esperti della Siberian Northeastern University parlano di un reperto “eccellente”, vissuto 40mila anni fa e conservato perfettamente nel permafrost. La carcassa del mammut era ricoperta da uno spesso strato di liquido rosso solidificato, che potrebbe riferirsi al sangue dell’animale. «E’ uno dei migliori esemplari che siano mai stati trovati nella storia della paleontologia», rivela Insung Hwang. Con gli altri reperti, infatti, non era mai stato possibile recuperare abbastanza Dna per poter ricostruire ” da zero” un altro animale.
Ora le cose potrebbero cambiare con questo ritrovamento, un mammut che visse almeno fino a 50 anni, partorì otto volte e si nutrì per anni di tarassachi e ranuncoli.
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