Scienziati hanno sequenziato per la prima volta l’intero genoma dello Strigamia maritima, un centopiedi che rimanda alle caratteristiche di esseri vissuti 400 milioni di anni fa, da cui si sono originati insetti e crostacei. Gli esperti dell’Università di St. Andrews in Scozia e di Cambridge in Inghilterra parlano di invertebrati privi di “geni predisposti per l’attività visiva e di un orologio interno in grado di farli reagire agli stimoli derivanti dall’alternanza del giorno con la notte”.
Probabilmente la loro cecità si è sviluppata in relazione all’attitudine a vivere in ambienti umidi e bui. Oggi rappresentano un importante gruppo tassonomico fondamentale per le catene alimentari. Vivono dalle foreste tropicali ai gelidi confini dei Poli, e al momento sono state classificate 8mila specie.
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