Il blitz dei Carabinieri del nucleo forestale Cites di Campobasso ha portato al sequestro di capi di abbigliamento provenienti dalla Repubblica Popolare Cinese con inserti di pelliccia di procione, specie la cui importazione è vietata dal Regolamento 3254 del 1991.
I giubbotti, che erano privi di documentazione amministrativa e contabile relativa all’importazione, erano pronti per essere immessi sul mercato italiano.
Il sequestro di Campobasso va ad aggiungersi a quello effettuato la scorsa settimana a Sesto Fiorentino, la capitale del tessile cinese in Italia. Nella cittadina toscana i Carabinieri hanno sequestrato complessivamente 5500 capi di abbigliamento e accessori, tutti realizzati con pelliccia di procione proveniente dalla Cina.
Attenzione all’etichetta
Nonostante il cartellino riporti la dicitura “Made in Italy” gli inserti di pelliccia dei prodotti low cost provengono quasi totalmente dalla Cina.
Nella maggior parte delle volte questi sono realizzati con la pelliccia di cane procione (Nyctereutes procyonoides), piccolo canide originario dell’estremo oriente. L’etichetta, in questo caso, riporta la dicitura Murmasky.
Sequestrate anche rare farfalle
Nel corso del sequestro di Campobasso i Carabinieri hanno sequestrato anche 25 teche contenenti esemplari di farfalle appartenenti al genere Troides che erano pronte per essere vendute sul mercato a 350 Euro ciascuna.