Con l’arrivo dell’inverno, si ripete ciclicamente un fenomeno davvero curioso che coinvolge uno degli uccelli più carismatici ed enigmatici del pianeta: il gufo comune.
Infatti, mentre durante il periodo riproduttivo ha un comportamento elusivo e silenzioso, e fa vita di coppia rimanendosene nascosto tra il fogliame, con l’arrivo della stagione fredda dà origine a fenomeni di aggregazione davvero particolari, che sono peculiari di questa specie. Ma nel dettaglio cosa significa vita gregaria per i nostri amici gufi comuni?
Questo loro aspetto etologico si traduce in un curioso comportamento, ovvero a partire da ottobre, e sino alla fine di marzo (con picchi di presenze tra dicembre e metà febbraio), i gufi comuni se ne stanno in pieno giorno asserragliati su posatoi condivisi collocati su alberi di conifere o latifoglie, passando il loro tempo a sonnecchiare e lasciandosi osservare facilmente anche da vicino.
Gli inglesi chiamano questi posatoi collettivi roost e riguardano i gufi comuni e, molto raramente, anche i gufi di palude.
Vantaggi nella caccia
L’aspetto curioso è che questi dormitori collettivi sono spesso concentrati in aree urbane dove vi è abbondanza di storni e altri uccelli cittadini e dove la temperatura offre qualche grado in più rispetto alle campagne.
I gufi comuni traggono alcuni vantaggi dallo svernamento in gruppo. Infatti, talvolta le abitudini sociali si estendono anche alla caccia, con vere e proprie azioni di attacco coordinate ai danni di stormi di Passeriformi.
In Italia, il gufo comune è in espansione demografica e dà origine a numerosissimi roosts, con una concentrazione più forte nelle aree della Pianura Padana.
Tuttavia, nel corso degli ultimi anni, i dormitori di gufi sono stati riscontrati anche nel Centro-Sud e persino in Sardegna, dove sino a pochi anni fa si pensava che la specie non fosse nidificante.
I dormitori possono arrivare a contare decine di individui. I più grandi rilevati in Italia furono quello di Milano (in una traversa di via Ripamonti ci fu un picco di 73 gufi comuni) e quello del bosco dell’Incoronata in Puglia, con oltre 120 individui.
Oggi questi due siti sono stati quasi completamente abbandonati.
Il dormitorio dei gufi più grande del mondo
Ma se volete avvistare un roost decisamente straordinario dovete recarvi in Serbia, dove a Kikinda esiste il più grande dormitorio al mondo di gufo comune, con oltre 700 individui contati ogni anno. Ne è nata addirittura una forma di turismo “gufoso” con ornitologi e birdwatcher che giungono da tutto il mondo per osservare questo spettacolo. Pochi alberi in un viale alberato e centinaia di gufi comuni!
Se avvistate questi dormitori o pensate di averne uno in giardino segnalatelo all’indirizzo gufotube@gmail.com. Verrà inserito nel Catasto dei Gufi che raccoglie ad oggi oltre 100 dormitori.
riproduzione consentita con link a originale e citazione fonte: rivistanatura.com