All’arrivo della primavera nelle nostre campagne i cespugli in piena notte diventano il teatro di concerti insoliti e prodigiosi da parte di uccelli che conosciamo ed etichettiamo come volatili diurni: gli usignoli.
E’ quanto è capitato al sottoscritto e all’amica Veronica Mastromauro della LIPU di Milano, durante un’uscita pubblica notturna alla ricerca degli allocchi nel Parco della Cave, dove invece, i protagonisti si sono rivelati gli usignoli. Una notte trascorsa nella veste di Huntersound, ovvero i cacciatori di suoni.
Il pubblico presente, quasi un centinaio di persone, grazie all’ausilio di una parabola ed un microfono stereo, ha potuto ascoltare le melodie di questi uccelli e lo abbiamo registrato proprio per i lettori del blog. Ecco quindi il canto di un usignolo “meneghino”.
Il canto dell’usignolo prima dell’alba è un fenomeno abbastanza conosciuto, ma gli studiosi di bioacustica, incuriositi da questo fenomeno hanno dedicato tempo e attenzioni a questi uccelli canori per eccellenza.
E’ stato accertato che i maschi cantori di usignolo cantano per difendere il territorio e nel periodo riproduttivo anche per conquistare la nuova partner.
Per farlo esibiscono repertori vocali intensi e la complessità e varietà dei canti costituisce un segnale valido, che le femmine valutano nella scelta del maschio con il quale accoppiarsi.
Il problema dei maschi è che la competizione spaziale e sessuale è davvero forte: le coppie di usignoli vivono in ambienti ove la vegetazione offre la possibilità di nidificazione a numerose coppie, in questi scenari i maschi devono difendere in modo continuo ed intenso il proprio territorio.
Tuttavia Valentin Amrhein, con lo staff dell’Università di Basilea, ha scoperto che nelle comunità di usignoli esistono svariati maschi che non si accoppiano, che potremmo definire “single”.
Si tratta in prevalenza di giovani che non avendo ancora appreso ed evoluto un canto complesso ed articolato, non trovano una compagna e nemmeno un territorio.
Ed è per questo che i single dimostrano una grande attività vocale notturna dando vita proprio all’alba ad autentici cori che servono a valutare la stabilità delle coppie esistenti e la resistenza dei maschi territoriali, ma peraltro è stato dimostrato che il fenomeno di fecondazioni extraconiugali siano poco frequenti…quindi nella maggior parte dei casi si tratta di attività ed esercitazioni per le stagioni venture! Serenate che non vanno a buon fine!
La lotta per i territori di questo uccello che siamo abituati a definire diurno, avviene anche di notte ed infatti i maschi delle coppie dopo aver conquistato la compagna ed essersi accoppiato passano molto tempo a visitare i posatoi posti ai margini del proprio territorio per lanciare segnali vocali inequivocabili: “io sono il legittimo proprietario di questa zona! Non tollero intrusi e la mia compagna ha scelto me! “ Questo genera in piena notte autentici concerti e per chi soffre d’insonnia e vive in campagna la natura regala anche questo spettacolo!
riproduzione consentita con link a originale e citazione fonte: rivistanatura.com