Quattro lunghi anni di appostamenti nelle vallate alle pendici del Monte Bianco per documentare il ritorno del Lupo e approfondirne la conoscenza. Per poi trasmettere, attraverso le pagine di un libro, una nuova prospettiva su questo animale tanto divisivo e richiamare l’attenzione sul suo fondamentale ruolo nell’ecosistema.
Stiamo parlando di “Nuovi Equilibri – Sulle tracce di un ritorno”, il volume fotografico di André Roveyaz e Francesco Guffanti che, ancor prima di essere un libro, è un progetto nato con la speranza che sempre più persone possano comprendere e rispettare il prezioso equilibrio tra l’uomo e la Natura.
Il richiamo della natura selvaggia
Tutto ha avuto inizio nel 2017 quando André e Francesco si imbattono per caso nelle tracce di un lupo impresse su un sentiero innevato alle pendici del Monte Bianco. Di lì a poco, grazie ad altri indizi, i giovani fotografi vengono rapiti dal richiamo della natura selvaggia e dalla voglia di seguire quelle tracce per documentare la presenza del Lupo nelle valli da cui la specie fino a vent’anni fa era scomparsa.
Così, anno dopo anno, stagione dopo stagione e migliaia di immagini scattate in ogni condizione di tempo gli autori, attraverso un progetto di Crowdfunding, riescono a dar forma a quest’idea con la pubblicazione di un volume che ci restituisce tutta la magia di quest’esperienza.
Perché sfogliando le sue pagine, con gli occhi fissi nello sguardo magnetico del lupo, possiamo anche noi avvertire i silenzi del bosco, i fruscii del vento tra le foglie, lo scorrere dell’acqua in un torrente, il frantumarsi di un cumulo di neve caduto da un ramo, mentre con il fiato sospeso osserviamo gli istanti di vita di una famiglia di lupi, con le loro relazioni e dinamiche sociali.
Durante le loro uscite André e Francesco impararono ad orientarsi e a muoversi in maniera sempre più attenta, arrivando a pensare come lupi. E il risultato di questa sintonia è tutta nelle pagine di questo libro in cui si avverte grande amore e rispetto in ogni immagine.
«Un approccio ragionato e responsabile è fondamentale quando si ha a che fare con la fauna selvatica, al fine di evitare qualunque forma di disturbo – hanno spiegato gli autori –. È questo lo spirito con cui abbiamo intrapreso la nostra avventura alla scoperta di questi magnifici animali, sacrificando spesso l’aspetto fotografico, per garantire loro la dovuta tranquillità».
Perché un libro sul Lupo in Valle d’Aosta
«Il ritorno del lupo ha senza dubbio restituito a queste montagne il loro lato più ancestrale e selvaggio, da tempo perduto, favorendo la nascita di nuovi equilibri naturali – dichiarano gli autori nella loro presentazione – La conservazione di questa specie, capace di suscitare emozioni contrastanti, non può che passare attraverso un’attenta e corretta informazione, che ne faccia comprendere l’importanza all’interno dell’ecosistema».
«A chi si domanda se abbia ancora senso la sua salvaguardia – scrivono gli autori – è bene ricordare che tutelare il lupo significa tutelare anche gli ecosistemi di cui fa parte e preservare i delicati equilibri ecologici per le generazioni future. Il lupo è l’ombra della foresta e il respiro dei luoghi selvaggi. Incarna sogni e immaginazione. Il lupo è, dopotutto, simbolo e parte della nostra storia».
“Nuovi Equilibri – Sulle tracce di un ritorno”
di André Roveyaz e Francesco Guffanti
168 pagine
Musumeci editore e Tipografia Valdostana
Per richiedere il libro contattare gli autori sul loro canale Instagram e Facebook
riproduzione consentita con link a originale e citazione fonte: rivistanatura.com