A causa dell’aumento delle temperature dei mari, la popolazione di tartarughe Caretta caretta si è pericolosamente sbilanciata.
Gli individui femmina, infatti, hanno superato di gran lunga il numero dei maschi, ponendo così in forte rischio la sopravvivenza della specie.
È questo quanto emerge dallo studio compiuto dai ricercatori del dipartimento di oceanografia della Florida State University. Il team di scienziati ha preso in analisi la popolazione di tartarughe che abita le coste del Brasile. I dati più preoccupanti si sono registrati nel nord del Paese dove ben il 94% degli animali nati era di sesso femminile. Percentuali più bilanciate sono, invece, state raccolte nella parte meridionale del Brasile: qui gli individui di sesso maschile rappresentavano poco meno della metà, per l’esattezza il 47%.
“Lo studio ha preso in analisi 21 luoghi di nidificazione delle tartarughe lungo quasi 400 chilometri di costa – ha spiegato Mariana Fuentes, ricercatrice dell’Università statunitense –. Si tratta della più grande ricerca finora compiuta in questo campo e i dati emersi sono preoccupanti. La popolazione femminile di tartarughe cresce in maniera sproporzionata rispetto a quella maschile e ciò potrebbe avere pesanti ripercussioni sulla capacità di riprodursi di questi rettili”.
A favorire la nascita delle tartarughe femmine è l’aumento delle temperature medie, diretta conseguenza dei cambiamenti climatici. Il sesso delle tartarughe, infatti, viene definito dalle circostanze ambientali in cui le uova sono deposte. Per le tartarughe Caretta caretta, la temperatura ottimale di incubazione è compresa tra i 24 e i 34 gradi centigradi. Temperature più miti, ovvero inferiori ai 29 gradi, favoriscono lo sviluppo di individui maschi mentre, se il termometro sale oltre, i nascituri avranno sesso femminile.
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