Le belle giornate di maggio ci invitano a trascorrere pomeriggi e weekend nei parchi o nei campi, a contatto con la natura.
Quando mi capita non perdo occasione per andare alla ricerca di erbe spontanee e fiori da poter usare in cucina. I fiori commestibili sono moltissimi, alcuni più usati di altri perché gradevoli di sapore e con un buon profumo, qualità che possiamo sfruttare per comporre piatti eleganti, allegri e davvero originali.
Nutrizionalmente parlando, non c’è nulla di particolarmente rilevante da sottolineare nell’uso dei fiori in cucina, ma li consiglio proprio per nutrire l’occhio – che vuole sempre la sua parte – e soprattutto lo spirito.
I fiori più facili da reperire e da impiegare sono tutti quelli delle erbe aromatiche (rosmarino, basilico, salvia, lavanda, rucola, camomilla), i fiori di campo (viola, primula, borragine, tarassaco, trifoglio, lamio) e i fiori delle piante e degli arbusti come rosa, sambuco, gelsomino e acacia. Il mio preferito è il fiore di sambuco, che è anche quello più disponibile fra le colline della Brianza, insieme all’acacia.
Il mese di maggio è il momento di raccogliere i suoi profumatissimi fiori bianchi, inconfondibili perché disposti a grappolo e rivolti verso l’alto. I fiori di sambuco sono ottimi lasciati in infusione per farne tisane, sciroppi o acqua aromatizzata con limone, ma anche fritti in pastella.
Ecco un suggerimento per preparare un’ottima pastella leggera e croccante. I fiori fritti sono un ottimo antipasto per un pranzo della festa.
Tempura di fiori di sambuco
10-12 “grappoli” di fiori (colti con almeno 5 cm di gambo)
½ tazza di farina di tipo “2”
½ tazza di farina di mais fioretto
½ tazza di farina di grano saraceno
1 tazza circa di acqua gasata molto fredda
1 punta di bicarbonato
olio per friggere bio (di mais, di girasole o mix per frittura)
Prima di preparare la pastella, mettere in freezer la terrina e la frusta.
Pulire i fiori: prendendoli per il gambo, immergerli in una grande bacinella con acqua fresca e agitarli delicatamente, senza toccare i petali. Scolare su un canovaccio.
Mettere a scaldare l’olio in una wok o una pentola alta e stretta.
Versare le farine nella terrina raffreddata, aggiungere il bicarbonato e versare l’acqua, sbattendo con la frusta. Appena l’olio è pronto, prendere i fiori uno a uno per il gambo e immergerli nella pastella: devono essere ben ricoperti, la pastella non deve scivolare via né essere troppo densa.
Tuffarli nell’olio due o tre alla volta, scolare i fiori solo quando è già stato immerso quello successivo, per evitare che la temperatura dell’olio salga troppo. Salare leggermente e consumare subito, ancora caldi.
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