Quest’anno la stagione dei pic nic e delle scampagnate è cominciata con molto ritardo, perciò abbiamo tutti una gran voglia di stare all’aperto non appena possibile. Chi come me segue una dieta mediterranea – quella vera, a base di cereali, verdura, legumi, frutta e pochi derivati animali – potrebbe trovarsi in difficoltà nell’organizzazione dei pranzi all’aperto, soprattutto se si desidera condividere i nostri piatti con altre persone, meno abituate a un’alimentazione così varia e stagionale.
La comodità del classico panino imbottito con affettati e formaggi è indubbia: è veloce da preparare, occupa pochissimo spazio nello zaino, sazia molto e in genere è apprezzato da tutti. Consideriamo, almeno per una volta, gli svantaggi di questo pranzo:
- Nutrizionalmente parlando, non è un pasto equilibrato, perché a una grande quantità di affettati e formaggi dovremmo associare una grandissima quantità di verdure, cosa che raramente si fa, e una misera foglia di insalata tra la maionese e il prosciutto di certo non fa quella differenza.
- Dal punto di vista energetico, il panino imbottito rappresenta quanto di più contraente si possa mangiare: la cottura del pane al forno contrae il fegato, mentre l’affettato, un prodotto molto grasso, molto salato e stagionato, crea tensione a tutto il plesso solare, in particolare al pancreas. L’energia contraente del cibo genera anche molto calore interno e in estate è decisamente controproducente.
- Ultimo ma non meno importante, consideriamo il costo reale di questo pasto in termini di risorse ambientali e non solo per il nostro portafoglio: quanta acqua, quanta CO2 prodotta, quanto suolo consumiamo per mangiarci quel panino al prosciutto? Quanti involucri di plastica e materiale non riciclabile sacrifichiamo per preparare questo singolo pasto?
So bene che è difficile rivalutare in questi termini un gesto tanto semplice e veloce, come quello di prepararsi un panino, che abbiamo fatto e visto fare migliaia di volte e consideriamo così innocente. Quello che vi invito a fare questa estate è provare ad impegnarvi per cercare delle alternative “leggere” in tutti i sensi, per la salute e per l’ambiente. Non tutti i cereali hanno delle cotture così lunghe, le verdure estive si possono gustare anche marinate o crude e i legumi per una volta possiamo acquistarli già cotti nelle lattine, oggi si trovano anche biologici e senza conservanti. Tutto questo ha un peso molto minore sull’ambiente, sul portafoglio e anche sul nostro stomaco! La leggerezza nel nostro stile di vita dovrebbe essere un concetto molto più ampio di quello a cui siamo abituati a pensare, che tenga conto non solo del nostro corpo, ma anche delle conseguenze che derivano dalle nostre scelte quotidiane.
Ecco alcuni spunti per preparare dei piatti ottimi da consumare all’aperto e condividere, che siano gustosi ma anche veloci da preparare:
- Insalata di pasta integrale con zucchine e carote marinate allo zenzero e semi di zucca tostati;
- Insalata di riso semintegrale con mais, piselli, prezzemolo e ravanelli condita con salsa di sesamo e limone;
- Cous cous con ceci e verdure grigliate;
- Farinata di ceci con cipolle e zucchine grattugiate (da preparare il giorno prima);
- Insalata di miglio o di grano saraceno con verdure al vapore (cuocendo le verdure nel cestello sopra alla pentola dove facciamo cuocere il cereale) e pesto di basilico;
- Fagioli rossi alla messicana con mais, peperoni, zucchine, cipolla rossa e olio al peperoncino;
- Hummus di legumi e pinzimonio di verdure;
- Finto sushi: riso semintegrale avvolto in alga nori e ripieno di tofu affumicato e cetriolo;
- Panzanella con il pane avanzato.
Tutti questi piatti si possono trasportare comodamente negli appositi contenitori per alimenti richiudibili ermeticamente e riutilizzabili: l’ambiente e il nostro organismo ci ringrazieranno per avere donato loro un po’ di… leggerezza!
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