L’Ente americano per la Sorveglianza Geologica USGS (U.S. Geological Survey) ha incluso i terremoti causati dall’attività umana nelle sue mappe del rischio sismico, dopo aver rilevato nel breve periodo che va dal 2009 al 2016 un’impennata dei tremori di magnitudo superiore a 3 che si possono collegare alle attività di estrazione di petrolio e gas in Oklaoma.
Le mappe del rischio forniscono le linee guida sia per la gestione delle emergenze, sia per la costruzione degli edifici antisimici. “Includendo anche gli eventi scatenati dalle attività estrattive, il rischio sismico è notevolmente aumentato in diverse aree degli Stati Uniti” ha spiegato Mark Petersen, a capo del Progetto nazionale di mappatura del rischio sismico dell’USGS.
Circa 7 milioni di abitanti degli Stati Uniti centrali e orientali vivono in aree minacciate dalla sismicità indotta dall’estrazione di petrolio e gas. Ora il loro rischio sismico sta raggiungendo il livello di aree geologicamente instabili come per esempio la California.
La causa di questo incremento è da attribuirsi al pompaggio nelle cavità sotterranee di acqua salata, un prodotto di scarto dell’attività estrattiva del petrolio.
Le dimensioni del fenomeno
I terremoti di magnitudo superiore a 3 nell’area centro-orientale degli USA sono stati nella media di 21 all’anno tra il 1973 e il 2008. Questa media è balzata sopra a 99 per anno dopo il 2009. Nel 2014 ci sono stati 659 terremoti.
E nel solo Stato dell’Oklahoma nel 2015 sono stati registrate 907 scosse di magnitudo superiore a 3, rispetto alle 2 del 2009. A febbraio un terremoto di scala 5.1 è stato misurato a Fairview, in Oklahoma, il terzo per intensità mai verificatosi nello Stato.
I cittadini e i ricercatori sono preoccupati per la prossimità delle scosse telluriche con il grande hub di stoccaggio di petrolio localizzato a Cushing, in Oklahoma, dove attualmente sono depositati circa 66 milioni di barili.
Unico dato positivo: dal 2014 a oggi, sia per il calo del prezzo sia per la diminuzione del consumo di petrolio, numerosi siti di discarica di acqua salata sono stati chiusi per motivi economici.
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