Il tilacino (Thylacinus cynocephalus) – o Tigre della Tasmania – potrebbe non essere estinto come fino ad oggi si era creduto. Già lo scorso anno, nell’Australia meridionale, era stata segnalata la presenza di alcuni individui di questo marsupiale. Gli avvistamenti erano stati filmati, ma i fotogrammi incerti non avevano consentito di dare l’annuncio ufficiale.
Ora, però, gli avvistamenti sono supportati anche dai ricercatori della James Cook University del Queensland. Il professore Bill Laurance ha definito «plausibili» le segnalazioni raccolte nelle scorse settimane.
Agli scettici – secondo i quali l’animale avvistato anziché un tilacino potrebbe essere un dingo o semplicemente un cane – la ricercatrice Sandra Abell ribatte: «Non stiamo parlando di un animale fantastico, ma di una creatura realmente esistita. Non è impossibile che gli avvistamenti risultino fondati».
Dove è stata avvistata
Le osservazioni avrebbero tutte in comune il luogo: la Penisola di Capo York, nell’estremità settentrionale del Queensland. Una testimonianza, che i ricercatori hanno ritenuto affidabile, racconta di un gruppo di tilacini composto da ben 4 individui individuati grazie al posizionamento di fototrappole. I ricercatori, però, hanno deciso di mantenere riservate le esatte coordinate dell’avvistamento della tigre della Tasmania per evitare che possa scatenarsi la caccia all’animale creduto estinto.
Morta nel 1936
L’ultimo individuo di tilacino, Benjamin, è morto nel 1936 nello zoo di Hobart, in Tasmania. In Australia, invece, la specie risulta essersi estinta ben prima dell’arrivo dei coloni europei nel XVIII secolo.
Ma cosa causò l’estinzione di questo mammifero? Ancora una volta, dietro c’è la mano dell’uomo. La tigre della Tasmania, infatti, era un abile predatore e non di rado cacciava animali domestici. Per questa ragione, il Governo mise una taglia sul tilacino: in breve tempo i cacciatori portarono l’animale all’estinzione.
Negli anni recenti non sono mancati tentativi di riportare la tigre della Tasmania in vita attraverso la via della clonazione, partendo dai tanti esemplari conservati nei musei. Il progetto è ancora in corso e i ricercatori che sono al lavoro si dicono fiduciosi di poter completare l’esperimento.
Il caso analogo del pappagallo notturno
Sempre l’Australia è stato il teatro del ritrovamento di un altro animale che si credeva estinto. Si tratta del pappagallo notturno (Pezoporus occidentalis), specie endemica australiana e della quale non si avevano più notizie dal 1979. Nel 2013, infatti, sono state avvistate alcune coppie di questo volatile, tanto da spingere l’Iucn, l’Unione Internazionale per la Conservazione della Natura, a dichiarare l’animale non più estinto.
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