Il torcicollo (Jynx torquilla) è uno straordinario esempio di mimetismo criptico, poiché la sua livrea è qualcosa di simile alla corteccia di un albero maturo e, quindi, caratterizzata da impercettibili differenze cromatiche. A renderlo particolare non è solo il colore del piumaggio, ma sono anche certe caratteristiche morfologiche.
Tante differenze
Dovete sapere che il torcicollo, così chiamato per l’abitudine di torcere continuamente il collo se minacciato da un predatore, appartiene alla famiglia dei picchi, ma in comune con essi ha davvero poco, se non la conformazione delle zampe, la lingua protrattile e l’abitudine di nidificare nelle cavità. A differenza dei picchi, però, non tambureggia, non si arrampica sui tronchi in posizione verticale e non è in grado di scavare il legno. Per nidificare, perciò, è costretto a ricorrere a cavità già esistenti come vecchi nidi di picchi, crepe nei muri, buchi naturali e cassette nido.
Torcicollo, un soggetto ricercato
Non è molto facile vederlo, sia per la colorazione sia per le sue abitudini schive. Forse è per questo che è così ambito dai fotografi naturalisti, che lo collocano tra le “prede” più pregiate. In effetti, fotografare il torcicollo non è impresa facile, poiché non è attratto dalle mangiatoie (mangia formiche e insetti di ogni tipo) e, come abbiamo ricordato, è alquanto timido. Il momento più facile per fotografarlo è quando si reca al nido, ma sarebbe bene non disturbarlo in un periodo così delicato. La foto che vedete è stata ottenuta nei pressi di un abbeveratoio, dove si recavano parecchi passeriformi. È stato curioso notare che il torcicollo arrivava solo quando nessun altro volatile era presente e lasciava immediatamente l’acqua appena qualcun altro arrivava.
Per fotografarlo ho usato un 500 mm e mi sono avvalso dell’aiuto di un flash, perché le ombre delle foglie creavano uno sgradevole contrasto. La luce del lampo non ha minimamente infastidito il torcicollo.
riproduzione consentita con link a originale e citazione fonte: rivistanatura.com