I cultori del paranormale e i “complottisti” rimarranno delusi: dietro al mistero del Triangolo delle Bermude e della sparizione misteriosa di decine di navi ed aerei ci sarebbe “soltanto” un fenomeno geologico, per quanto estremo e temibile.
Alcuni scienziati norvegesi dell’Arctic University of Norway hanno scoperto sul fondo del mare di Barents centro-occidentale una serie di crateri, vasti fino a 800 m e profondi 45, che si pensa siano stati creati da enormi bolle di metano fuoriuscite dai fondali. Ora stanno verificando se l’emergere in superficie di queste bolle potrebbe causare l’affondamento di una malcapitata nave che solcasse il mare nel momento dell’evento geologico.
L’area dei crateri sotto osservazione rappresenta il più vasto giacimento superficiale sottomarino di metano nell’Artico. Il gas che fuoriesce dalle cavità terrestri si accumula sotto i sedimenti sottomarini, per poi “esplodere” in una bolla gigantesca che risale le acque fino in superficie.
I risultati delle ricerche verranno discussi il prossimo aprile al convegno annuale dell’EGU (European Geosciences Union).
Qualora fosse accertato che le bolle sono in grado di far affondare delle navi, si spiegherebbe anche il mistero delle sparizioni nel famigerato Triangolo delle Bermude. la spiegazione scientifica confermerebbe anche le testimonianze di alcuni marinai, che raccontano di aver osservato nella zona misteriosa l’emergere di bolle e schiuma dal mare senza nessuna causa apparente.
Il mare del mistero
Nell’area dell’Atlantico compresa tra Bermuda, Porto Rico e Melbourne, in Florida, in 165 anni di storia sono scomparsi senza lasciare traccia navi ed aerei, con un numero di vittime stimate in oltre 8.000.
Il fondale di questo tratto di mare ha molte anomalie magnetiche che confondono la lettura delle bussole. Non solo, queste acque sono anche soggette al fenomeno delle trombe marine, vortici che succhiano acqua dal mare verso le nuvole, con venti che possono raggiungere i 190 km/h.
Ma nessuno di questi fenomeni, da solo, giustifica la scomparsa nel nulla di tanti vascelli…
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