Il rinoceronte di Giava (Rhinoceros sondaicus) non è solo una delle specie più minacciate del Pianeta. La storia di questo animale – che era un tempo il più diffuso tra i rinoceronti asiatici – è anche una delle più sfortunate. A minacciare il rinoceronte, oltre ai “soliti” bracconieri, ci sono anche le catastrofi ambientali. In uno studio pubblicato sulla rivista scientifica Conservative Letters i ricercatori della Colorado State University hanno messo in guardia sul rischio di tsunami ed eruzioni vulcaniche, che potrebbero far estinguere il rinoceronte di Giava.
Vulcani e tsunami
Attualmente, si stima che siano 62 i rinoceronti di Giava presenti in natura. La popolazione è interamente concentrata sulla superficie del Parco nazionale di Ujung Kulon, in Indonesia. Questa zona, però, è particolarmente esposta a rischi ambientali. La vicinanza al vulcano Krakatoa e l’alta sismicità della zona espongono il rinoceronte di Giava a seri pericoli.
«È una corsa contro il tempo – ha detto Arnold Sitompul, direttore del World Wildlife Found Indonesia -. Le probabilità che in quella zona si verifichi uno tsunami oppure un’eruzione vulcanica sono elevatissime».
Il trasloco dei rinoceronti
Come fare, dunque, per salvare dall’estinzione certa questo animale, che l’Iucn (l’Unione Internazionale per la Conservazione della Natura) ha definito a rischio “critico”? L’unica soluzione parrebbe quella del La. I biologi hanno posizionato nel parco 178 fototrappole e raccolto 1.660 immagini dei rinoceronti. I dati serviranno a indicare quali individui sono maggiormente adatti a un trasferimento. Resta, però, da trovare un nuovo sito sicuro che possa ospitare questi rari animali.
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