Aveva 4 anni e portava in grembo due cuccioli la Tigre di Sumatra uccisa dalla trappola di un bracconiere.
Il corpo dell’animale è stato trovato senza vita all’interno dell’area protetta di Rimbang Baling, uno degli ultimi santuari del grande felino asiatico.
Impigliata dai lacci metallici
La tigre è stata trovata dai ranger durante l’operazione di pattugliamento dell’area protetta.
Dalle analisi è emerso che l’animale non è riuscito a liberarsi dal filo di acciaio che, attorcigliatosi intorno all’addome, ha finito con il lacerare un rene.
«Trappole simili sono economiche e facilmente realizzabili con materiali come cavi d’acciaio e altri fili metallici. Un bracconiere può creare decine di insidie simili in un giorno, facendo stragi tra piccoli e grandi mammiferi e distruggendo quella biodiversità che è anche fonte di cibo per i felini», ha spiegato il WWF che tramite l’unità di pattugliamento “Tiger team” collabora con le autorità locali per la salvaguardia della specie.
I ranger hanno setacciato la zona per assicurarsi che a terra non fossero rimaste altre trappole e hanno visitato i villaggi vicini per avvisare le comunità di quanto era accaduto così da coinvolgerli nella ricerca dei responsabili.
I cuccioli sarebbero nati a giorni
Le vite spezzate dalla mano dei bracconieri sono tre, dal momento che la Tigre di Sumatra finita nella trappola portava in grembo due cuccioli – un maschio e una femmina – che sarebbero nati a giorni.
«In una situazione così critica, un solo animale ha un valore enorme, ancor più se stava per dare alla luce due piccoli. Questo per non pensare alla morte atroce che la cattiveria dell’uomo ha riservato a questo splendido animale – ha commentato Isabella Pratesi, Direttore Conservazione WWF Italia –. Ma noi non ci rassegniamo alla scomparsa della tigre nell’isola di Sumatra. Abbiamo per fortuna importanti progetti che ci danno fiducia e speranza. Speriamo che la morte di questa tigre sia da ammonimento a tutti e faccia capire alla gente che per salvare la tigre dall’estinzione abbiamo bisogno dell’aiuto e del sostegno di tutti».
Ne restano solo 400
Secondo i dati raccolti da HarimauKita – il forum composto da istituzioni governative, organizzazioni dedicate alla conservazione e altri partner – negli ultimi 15 anni almeno 130 tigri di Sumatra sono state uccise da trappole costruite con lacci d’acciaio. Attualmente, si stima che la popolazione in natura di questa specie ammonti a circa 400 individui.
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